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di Cristina Montini
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test di medicina e chirurgia: al sud servono meno punti rispetto al nord per passare il test

I test di ingresso per l’accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia sono uguali per tutti gli studenti italiani, ma i punteggi con cui si superano variano da ateneo ad ateneo. E da anni si ripete la stessa scena: al Sud sono sufficienti meno punti per passare rispetto al Nord.

DIFFERENZE NORD E SUD - In base ai risultati dei test di ingresso svoltisi il 4 settembre, se a Napoli si riesce ad iscriversi a Medicina con 36,74 punti, a Padova ne servono almeno 43. Più di sei punti di differenza, più di sei domande che segnano la disuguaglianza tra il diventare medico al Sud o al Nord.

ATENEO CHE VAI, PUNTEGGIO CHE TROVI - Oltre a Napoli, anche a Bari e a Palermo sono sufficienti meno di 40 punti per procedere all’immatricolazione a Medicina. Cagliari, Sassari, Perugia e Roma Tor Vergata stanno lì con poco più di 37 punti utili per passare il test. Si sale lo stivale e sale anche il punteggio minimo richiesto: a Firenze, Parma, Pisa e Siena occorrono 39 punti, gli studenti di Bologna e degli atenei aggregati devono arrivare, invece, a quota 41, mentre quelli di Milano, Varese Insubria e Piemonte Orientale si attestano ad un punteggio minimo che superi i 42 punti. L’università più difficile è considerata Pavia che, assieme a Trieste e Udine, vanta un primato di 43 punti.

28 SETTEMBRE, LA PROTESTA - I test di ingresso, non solo per la questione della disparità delle graduatorie, ma anche per le frequenti segnalazioni di irregolarità, sono oggetto di polemiche e di vivaci discussioni circa la loro idoneità a selezionare i candidati, nonché la loro legittimità a bloccare l’accesso del sapere agli studenti. E così, sarà a Roma, il prossimo 28 settembre, presso la sede del MIUR, che si terrà una grande manifestazione di protesta contro i test di ingresso alle facoltà ad accesso programmato. “Invitate tutti i vostri amici all’evento: dobbiamo essere in tanti, da far paura”: è con queste parole che gli organizzatori dell’evento invitano a partecipare “tutte le persone che sono stufe di una conoscenza sotto chiave, di test assurdi e pieni di errori per accedere all'università, e tutti gli studenti che non vogliono il loro futuro deciso da una crocetta o compromesso da una raccomandazione”.

LIBRI DURANTE IL TEST - E se prima di svolgere il test si facevano solo supposizioni e si parlava di tenere bene gli occhi aperti sulle eventuali irregolarità, ora spuntano come funghi le segnalazioni di coloro che hanno notato “cose strane” durante i test di ingresso. Alla [email=redazione@skuola.net]Redazione [/email]di Skuola.net è giunta la testimonianza di un ragazzo che ha sostenuto il test di Medicina alla Sapienza di Roma. “Un ragazzo ha introdotto il libro in aula, nonostante fosse espressamente vietato anche nel bando (Sapienza). Quando sono entrato in aula, dopo il riconoscimento, l'ho visto già seduto e sfogliava il libro, un Alpha test, ma aveva anche una busta trasparente in plastica che conteneva qualche foglio. Ad un certo punto si è alzato e, dopo essersi recato dalla commissione per il riconoscimento, si è seduto, ma ad un posto diverso”.

LE IRREGOLARITÀ DA FACEBOOK - E su Facebook numerosi sono gli sfoghi di coloro che sono usciti indignati dal test di Medicina. Ne abbiamo raccolti alcuni:

- “Ci sono stati consegnati i plichi alle 11.45 e c'erano ancora candidati in fila”;
- “Ragazzi tranquilli con l'iPhone in mano”;
- “Roma, controllo che si limitava a un ‘hai il telefonino? Spegnilo’. […] uno dei commissari che faceva dei cenni col capo scherzosamente a un candidato seduto dietro di me. Dopo un po' gli fa cenno con la mano di raggiungerlo, il candidato si alza, raggiunge la sua borsa, la apre, prende un pacchetto di sigarette ed esce fuori a fumare assieme al commissario. […] Sinceramente l'indignazione era tale che non avrei più voluto fare la prova, mi sono sentita una stupida in mano ad un gioco assurdo. Cosa mi ha fermato? Io vengo da Brindisi, i miei genitori per farmi sostenere questa prova hanno dovuto spendere 35€ per il test, più di 100€ per i libri,100€ per il biglietto per Roma, e cosa più importante hanno riposto della fiducia in me. E come potevo dopo tutto questo, alzarmi e farmi annullare la prova?”;
- “Anche io a Bari ho notato diverse irregolarità. Anche nella mia aula il plico è stato consegnato alla commissione APERTO e i commissari hanno provveduto a inserire il modulo risposte dentro”.

RACCONTACI LA TUA ESPERIENZA - Ma molti sono anche i ragazzi che segnalano l’assoluto rigore dei commissari e la regolarità delle procedure per lo svolgimento dei test. [email=redazione@skuola.net]Raccontaci la tua esperienza[/email]: hai notato delle irregolarità? Quale punteggio hai ottenuto al test?

Hai notato irregolarità durante i test di ingresso?

Cristina Montini

Data pubblicazione 13 Settembre 2012, Ore 11:40
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