Lorena Loiacono
di Lorena Loiacono
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Stop al test d'ingresso: esultano 7 studenti su 10

La notizia è arrivata, inaspettata, tra un post e l’altro su facebook ed ha scatenato la gioia degli studenti che da anni portano avanti la battaglia contro il numero chiuso. Da luglio, quindi, si cambia: lo ha annunciato ieri il ministro Giannini, in un question time sul social network. Ma che cosa ne sanno veramente gli studenti? Skuola.net ha chiesto il loro parere, lanciando a caldo un sondaggio per cogliere le reazioni sul momento. La risposta? Tanto entusiasmo ma anche qualche dubbio.

I DATI – Una vittoria. Questo il commento principale espresso dalla maggior parte degli intervistati, circa il 69%. Sette ragazzi su dieci, quindi, accolgono favorevolmente l’annuncio del Ministro, portando avanti la battaglia combattuta d Nord a Sud contro il numero chiuso. E’ la prima volta infatti che un titolare di viale Trastevere apre in maniera così diretta alla revisione dell’accesso alle facoltà a numero chiuso. Anche se c’è una quota, di cui tener conto, che ammette di preferire il test tradizionale, pari al 15%. Il rimanente 16% dichiara invece che, in sostanza, non cambierà nulla.

VIA IL NUMERO CHIUSO? – Alla notizia dell’abolizione del test di ingresso, nell’euforia generale, va chiarito che comunque la selezione in un modo o nell’altro si farà. Non a caso, infatti il ministro ha parlato di selezione alla francese. Quella posticipata, di fatto, alla fine del primo anno. Sei ragazzi su dieci hanno risposto a Skuola.net di essere al corrente della diversa tipologia di accesso. Ma c’è ancora tanta confusione. Il 22% non conosce la tipologia francese ma è sicuro che sarà comunque meglio, mentre un ragazzo su 5 ammette di aver capito male. Il 19% infatti aveva capito che il numero chiuso sarebbe stato abolito.

REAZIONI SUI SOCIAL - tanti i commenti ricevuti da Skuola.net alla notizia dell’abolizione dei test. Tra i favorevoli e contrari emergono da un lato Federico che scrive “Alla fine del primo anno 6 studenti su 7 verrebbero cacciati magari anche con medie del 27” e Andrea aggiunge “.. .invece di bloccare gli studenti subito (dando loro la possibilità di iscriversi a un altra facoltà e di non rimanere appesi), li bloccano al secondo anno, dopo aver dato 5-6 esami, dopo aver buttato soldi a non finire, tempo e sangue”. Dall’altro Emanuela scrive “Era ora. ok alla meritocrazia”, Ivan “bella notizia” e Alessia aggiunge “Ma quindi chi nn è passato ai test di ammissione a settembre può iscriversi in ogni caso?”.

UNA MOSSA ELETTORALE? - L’annuncio è arrivato a pochi giorni dalle elezioni europee, direttamente dalla pagina facebook di Scelta Civica, ed è inevitabili che molti ragazzi abbiano accostato la notizia a un’abile mossa elettorale. Si tratta comunque, va detto, di una volontà già espressa in passato dalla Giannini e che va incontro alle necessità di tanti aspiranti medici. Per il 47% degli intervistati da Skuola.net, infatti, il ministro raccoglierà il favore di molti studenti. Per il 30% invece questa notizia non influirà assolutamente sul voto.

CONSENSO ASSICURATO - Gli studenti hanno le idee chiare. E questa volta la politica sembra volerli ascoltare. In un sondaggio lanciato all’inizio del mese di maggio , Skuola.net chiese agli studenti che cosa dovrebbe fare un presidente del consiglio per ricevere i voti degli studenti. Il 35% rispose proprio “abolire il test di ingresso”. Uno su 4 chiese invece maggiori risorse all’istruzione, a seguire l’aumento delle borse di studio e maggiori possibilità nel mondo del lavoro.

Lorena Loiacono

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