
Una storia già sentita, ma non per questo meno drammatica. Ai suoi aveva detto di aver sostenuto tutti gli esami della triennale e che a breve sarebbe arrivato il momento della laurea. Ma si trattava di una bugia.
Gli esami non c’erano mai stati. E con il passare del tempo quella menzogna ha assunto dimensioni sempre più ragguardevoli fino a farsi enorme, gigantesca, un’ombra che copre tutto. Per questo lo studente avrebbe ceduto alla pressione, nella notte di lunedì, tentando il gesto estremo: togliersi la vita da un cavalcavia dell’A14. Ma per fortuna, come racconta ‘Il Messaggero’, un brigadiere dei carabinieri sarebbe riuscito a dissuaderlo dal suo intento.
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La chiamata che gli ha salvato la vita
È stato lo stesso studente universitario, 22enne della zona di Mosciano, in provincia di Teramo, a lanciare l’allarme. Una volta raggiunto il cavalcavia dell’autostrada, ha chiamato il numero di emergenza. A rispondere, dall’altra parte, un brigadiere dei Carabinieri, che fortunatamente poteva contare su una lunga esperienza nel radiomobile. Forse è stata proprio questa esperienza a permettergli di capire fin da subito la gravità della situazione. Ha quindi cercato di calmare il ragazzo e di entrare in sintonia con lui per ottenere la sua fiducia. Ci è riuscito.
L’intervento dei Carabinieri
Proprio durante la chiamata, il giovane ha dichiarato la sua intenzione di togliersi la vita. La motivazione: aveva deluso i genitori, mentendo loro sul suo percorso di studio, su tutti quegli esami dati che in realtà non erano altro che fantasmi. E, passo dopo passo, ha fornito le indicazioni in merito al luogo in cui si trovava. Un’informazione che, messa a sistema con il tracciamento della telefonata, ha permesso agli agenti di rintracciare precisamente la posizione del ragazzo.
Il 22enne era giunto sul posto a bordo della propria auto. Aveva scelto un punto del cavalcavia dell’A14 del comune di Mosciano, contrada Colle Pizzuto. Ed è lì che i Carabinieri lo hanno trovato, mentre ancora era al telefono con l’operatore. Innanzitutto lo hanno tranquillizzato, dopodiché sono intervenuti i sanitari del 118, che lo hanno trasportato all’ospedale di Giulianova. Una tragedia sfiorata.