
Fonte Foto: Andrea Pesando via FB
Malgrado le difficoltà date dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo, la sua esperienza ci insegna che “con volontà e impegno si possono raggiungere grandi risultati”.
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La storia di Andrea: dislessico con cinque lauree in tasca
Il plurilaureato Andrea Pesando, studente 31enne di Torino, discuterà la sua ultima tesi per la magistrale in Scienze internazionali il prossimo 28 giugno, dopo un percorso accademico spettacolare malgrado la dislessia. Come anticipato, Andrea ha raccontato ai giornalisti de La Stampa di aver scoperto di essere dislessico quando aveva 24 anni: il campanello d’allarme è stato un esame scritto in “Tecnologia dei materiali” pieno di errori ortografici: “Avevo studiato, ero preparatissimo ma non riuscii neanche a finirlo, lasciai una domanda in bianco”. La docente, mostrandogli la prova corretta, gli fece notare tutti i segni rossi accanto agli errori ortografici. La visita ad uno specialista confermò i dubbi: “Uno specialista mi disse che soffrivo di dislessia. L’ho scoperto tardi perché fino a quel momento avevo messo in atto alcune strategie, in maniera autonoma, che mi avevano permesso di superare il problema”.
La storia di Andrea: dalla consapevolezza della dislessia al successo
La scoperta non è stato motivo di sconforto, anzi è stata il trampolino per lanciarlo verso il successo nella sua battaglia personale. Il suo curriculum peraltro è più che invidiabile: accanto all'eccellente percorso formativo, c’è anche un anno di lavoro da ingegnere in Australia e un ruolo all’Europarlamento. Laurea dopo laurea – una addirittura doppia conseguita tra Torino e Bordeaux – ha capito che il suo futuro sarà la carriera diplomatica in giro per l’Europa. Per riuscire nel suo obiettivo è però consapevole che dovrà superare ben cinque prove scritte, che potrebbero portargli non poche difficoltà: “I dislessici confondono alcune parole, non trovano il termine corretto per un determinato contesto oppure non hanno un’esposizione del tutto lineare”. Andrea, ad ogni modo, ha deciso di non arrendersi: “Può suonare scontato, ma la mia storia dimostra che con la volontà e l’impegno si possono raggiungere grandi risultati”.
Data pubblicazione 16 Giugno 2021, Ore 11:37
Data aggiornamento 16 Giugno 2021, Ore 11:49