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matteo danieletto laurea in pantofole

Matteo Danieletto è uno dei tanti ragazzi che in questi giorni ha dovuto rinunciare a una discussione di laurea "tradizionale" con brindisi, amici e parenti a festeggiare tra i corridoi e le aule universitarie. Cose che, fino a qualche settimana fa, erano la normalità dopo la proclamazione. Tutto si è svolto nel salotto di casa a Padova, in una delle zone più colpite dal coronavirus, lo scorso 5 marzo, alla vigilia degli ultimi sviluppi per il nostro Paese. Ma il neo-dottore ha voluto inserire un elemento speciale alla sua laurea già particolare. Sotto il vestito elegante, Matteo ha lasciato le pantofole della squadra del cuore, l'Inter, sfruttando l'inquadratura a mezzo busto: difficile che la commissione potesse vederle attraverso il monitor!

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    Ecco come ci ha raccontato di aver vissuto la giornata in un' intervista a Skuola.net.

    In quale Corso di Laurea ti sei laureato? Di cosa parla la tua tesi in sintesi?
    "Mi sono laureato in Global Development and Entrepreneurship, curriculum Global Markets presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e dunque ho sostenuto la discussione in inglese. La mia tesi si è focalizzata su un confronto tra Corea del Sud (dove ho studiato per un semestre) e Italia dal punto di vista della complessità economica volto a dimostrare come gli investimenti a lungo termine in educazione e R&D (ovvero in capitale umano) in Corea abbiano fatto in modo che essa potesse raggiungere, e sia pronta a superare, l’economia italiana".

    Come si è organizzata la tua università per permetterti di laurearti? Ci racconti com'è andata?
    "Io mi sono laureato giovedì 5 marzo. La mia università era già stata chiusa alle attività didattiche dalla settimana precedente. Dunque, l’università presumendo che la chiusura venisse prorogata per la settimana successiva (l’ufficialità è arrivata solo nel weekend tra il 29 febbraio e l’1 marzo in base alle disposizioni del Governo e della Regione), una settimana prima mi ha comunicato che la discussione e proclamazione si sarebbero tenute per mezzo di una conferenza su Google Hangouts Meet. Questa piattaforma permette di partecipare ai meeting virtuali senza doversi per forza iscrivere e per mezzo di un semplice link di invito e di fare la condivisione degli schermi durante la presentazione. Due giorni prima della discussione sono stato contattato telefonicamente dalla segreteria didattica per chiedermi se ci fossero domande e dubbi riguardo lo svolgimento ed ero anche stato “invitato” ad un evento di prova al quale però non ho partecipato in quanto non avevo visto la mail in tempo utile".

    E la discussione di laurea? Come si è svolta?
    "La mattina verso le 8,30 mi è arrivata la mail da parte del Presidente di Commissione, nonché mio relatore, con il link all’evento a cui dovevo connettermi a partire dalle ore 10 (ero il terzo laureando di giornata). La discussione è stata molto rapida e i membri della commissione erano tutti presenti nella stessa aula dell’università, non si sono connessi singolarmente dalle loro case. Ero solo un po’ teso in quanto dovevo discutere in inglese ma è andato tutto liscio e in meno di 15 minuti avevo terminato anche con le domande. Un contro della laurea online è che davvero si sente molto meno l’ansia e la tensione prima della discussione e dunque al momento della proclamazione anche le sensazioni di soddisfazione e liberazione possono sembrare meno intense. Ad ogni modo, non appena sarà possibile, l’università organizzerà un momento celebrativo in sede per tutti gli studenti e i loro parenti e amici con la consegna dei diplomi di laurea".

    Qualche problema tecnico o è andato tutto liscio?
    "Non vi è stato alcun inconveniente tecnico perché nei giorni precedenti avevo fatto alcune prove con i miei amici. Un mio caro amico che fa il tecnico audio e video ad eventi con centinaia e migliaia di persone mi aveva fornito di una scheda audio, di un microfono e dell’asta, di auricolari professionali e di casse. Sostanzialmente ero meglio attrezzato io della commissione! Dopo l’iniziale prova di controllo per testare che ci si sentisse reciprocamente con chiarezza, è iniziata la discussione senza intoppi. Quando la commissione si è raccolta per decidere il mio voto di laurea, ho staccato gli auricolari dalla scheda audio e ho attaccato le casse per permettere che la proclamazione potesse essere ascoltata anche dai miei parenti presenti. Un’organizzazione impeccabile!"

    Con quale voto ti sei laureato?
    "110 e lode!"

    Ti saresti mai aspettato di laurearti in streaming? Come lo racconterai ai tuoi nipoti?
    "No, questa proprio mi mancava! Ho vissuto moltissime esperienze eccezionali durante la mia carriera universitaria e la laurea con queste modalità è stata davvero la ciliegina sulla torta di un percorso universitario, soprattutto in magistrale, un po’ fuori dal comune. Un giorno ai miei nipoti racconterò che, dopo aver studiato all’estero per la maggior parte del tempo della magistrale, aver conosciuto persone da tutto il mondo e aver vissuto esperienze incredibili ed uniche, solo a me poteva capitare che non mi potessi laureare normalmente ma in maniera speciale! Una degna conclusione di una carriera universitaria fuori dall’ordinario!"

    Durante la discussione eri elegantissimo ma... hai lasciato le pantofole. Per comodità o sono un portafortuna?
    "L’idea delle pantofole mi è venuta il giorno prima quando avevo iniziato ad immaginarmi come si sarebbe svolto il momento della proclamazione. Usualmente è abitudine scherzosa e di comodità fare le interviste Skype con solo la parte superiore del completo rimanendo in tuta o addirittura in mutande nella parte inferiore. Io stesso avevo fatto delle interviste di lavoro indossando camicia, giacca e pantaloncini da calcio. Però questa volta, immaginando che mi sarei dovuto alzare per la proclamazione ho preferito non rischiare di farmi vedere con la tuta e quindi ho optato per indossare le mie ciabatte dell’Inter, la mia squadra del cuore, per comodità ma anche per avere un aneddoto speciale per questa laurea fuori dal comune."

    Come hai festeggiato o come festeggerai la laurea in tempi di coronavirus?
    [La discussione è avvenuta precedentemente ai dpcm di 8, 9, 11 marzo, n.d.r.]
    "Alla mia discussione erano presenti solo i miei genitori e mia sorella, che mi hanno ascoltato dalla cucina mentre io discutevo in soggiorno, in quanto per scaramanzia non volevo avere troppa gente in casa davanti la mia vista. Dopo la proclamazione, alla quale ovviamente hanno assistito anche i miei parenti, e un grande abbraccio, abbiamo prima stappato un prosecco e mangiato qualche dolcetto, poi abbiamo scattato un po’ di foto in giardino e, infine, siamo andati a pranzare in un ristorante del centro di Padova (la città dove vivo). Nel pomeriggio sono andato a salutare sia i nonni paterni che la nonna materna in modo tale che mi vedessero con la corona d’alloro al collo e sapessero da me in persona il mio voto di laurea. Li ho riempiti di orgoglio e commozione! Il sabato sera, prima che venissero emanate le norme restrittive ufficiali, ho invece festeggiato con i miei amici in quanto ormai era già stato tutto organizzato (e pagato). Purtroppo, alcuni amici, specialmente chi veniva da fuori regione e da fuori Italia, non hanno potuto partecipare per via delle sempre maggiori preoccupazioni per il coronavirus a Padova, ma mi hanno ugualmente fatto sentire il loro affetto con messaggi e telefonate bellissime. Un mio amico francese, al quale era stato cancellato il volo per venire in Italia, mi ha spedito una stupenda lettera di auguri. La festa è andata molto bene anche se ho dovuto prendere alcune precauzioni come vietando agli invitati di servirsi autonomamente dal buffet ma aspettando di essere serviti dal personale del catering e comprando alcuni flaconi da 500ml di gel igienizzante per mani da mettere sopra i tavoli e confezioni di fazzoletti di carta monouso."

    Cosa consigli agli altri studenti che come te si laureeranno online, qualora possibile?
    "Di stare sereni durante la discussione che tanto passa talmente veloce e senza intoppi che neanche ci sia accorge e di godersi il momento il più possibile. E casomai, come me, di indossare qualcosa di particolare, ma non visibile alla commissione ovviamente, in maniera da avere anche un bell’aneddoto e ricordo unico di questa laurea speciale. Inoltre, l’emozione che si prova sarà pure diversa e, forse, inferiore ad una discussione e proclamazione tradizionali ma, comunque, non appena si inizia a realizzare ciò che si è riusciti a fare e di aver terminato il percorso di studi, la soddisfazione rimane lo stesso grandissima! E soprattutto lo è per i propri genitori!"

    Cosa farai dopo la laurea?
    "Ad aprile dovrei iniziare a lavorare per un’importante azienda nel settore della ristorazione che mi dà ampie opportunità di lavorare all’estero in futuro ma adesso bisogna vedere se con le ultime direttive del Governo dovrò forse aspettare qualche settimana in più prima di poter iniziare. Due mesi fa mi immaginavo che avrei potuto sfruttare le settimane libere dopo la laurea per poter fare qualche viaggio e andare a sciare ma, seguendo le nuove norme di prevenzione alla diffusione del Coronavirus, rimarrò a casa a potenziare il mio inglese e spagnolo, leggendo libri e articoli, studiando e preparandomi alla vita lavorativa e, in caso, provando a coltivare qualche nuovo hobby."

    Data pubblicazione 12 Marzo 2020, Ore 12:05
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