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scacciaamici

Potrebbe capitarti di sentirti un po' solo, a volte. E l'idea geniale che ti balena in mente è tentare di fare amicizia in facoltà, dopo che hai capito che non ci si iscrive a Tinder solo per fare due chiacchiere.
Tuttavia hai come l'impressione che a qualcuno non vada a genio la tua presenza: persone che cambiano argomento appena arrivi, non capisci perché ogni volta che ti avvicini il tuo interlocutore abbia sempre qualche altro impegno...

E poi, quella volta che hai incontrato un tuo compagno di classe e volevi fare una bella chiacchierata e lui ti ha detto che doveva correre alle poste, ora che ci pensi, era domenica. Insomma, c'è qualcosa nell'aria che ti fa percepire di non essere un paladino delle folle. E no, non si tratta di odori. Ma perché non riesci proprio a socializzare? Ecco alcuni comportamenti da evitare se vuoi iniziare a fare amicizia.

10. Essere poco empatico

..E con questo intendo non curarti per niente dei tuoi colleghi. Ricorda che, come cantava Justin Timberlake “What goes around, turns around”, che, in poche parole, significa che ciò che raccogli semini: cerca di essere gentile con il prossimo, senza che gli altri se ne approfittino. Se un tuo collega ti chiede gli appunti di diritto amministrativo, concediglieli se non ti servono. Se vedi che questo gesto non viene per niente ricordato – magari nel momento in cui tu avrai bisogno- allora avrai una buona motivazione per comportarti come l'elemento con numero atomico 38- lo stronzio.

9. Essere (troppo) diretto

Ci sono giorni in cui agli altri non fa piacere la tua schiettezza. Perciò una botta di “se non studi ovvio che ti boccino, capra” potrebbe suonare offensivo alle orecchie di quel poveraccio che deve ripetere per l'ennesima volta un esame del primo anno, pur essendo al quarto. Se vuoi evitare l'effetto “strega cattiva” ti suggerisco di adottare un altro tipo di approccio, ad esempio proporti di dare una mano. Oppure, se proprio il ruolo di buon samaritano non ti piace, puoi semplicemente tacere.

8. Assumere atteggiamenti poco ordinari

Saper mantenere le pubbliche relazioni non è una scienza esatta, ma per certi versi è molto intuitiva. Quindi è logico che, se passi la giornata a chiacchierare con il tuo vicino di banco e il giorno dopo, appena ti fa un cenno per salutarti, volti la testa dall'altra parte con fermezza, potresti risultare quantomeno un po' strano. Così come fissando le persone sorridendo in modo inquietante. Oppure facendo sempre domande inutili al termine della lezione... questo può scatenare su di te l'ira sociale.

7. Gestire male i tuoi social network

Ricordati che si chiamano social per un motivo: se senti il bisogno di sfogare le tue più recondite frustrazioni alza il telefono e chiama mamma, non urlarle in piazza. Così come, se ti viene da fare commenti acidi sull'umanità seguiti da “#voinonsietenessuno” ricordati che, appunto, questi nessuno opteranno per la latitanza in Uzbekistan piuttosto che frequentarti.

6. Imbastire un “Uomini e Donne show” non appena si infiamma una discussione

In facoltà la discussione è all'ordine del giorno: che sia per questioni di morale sostanziale o per decidere un giorno per un preappello per i frequentanti, il rischio di venire trascinato nella faida è dietro l'angolo. RIFUGGI LA TENTAZIONE! Non appena vedi che il tuo animo si infuoca e vorresti terminare una discussione con un “Maria cioè io non ho parole”, urlando e inveendo contro i presenti, trattieniti. Ci sono casi in cui vale la pena far valere le proprie opinioni, ma nella maggioranza delle situazioni passerai solo per una persona poco opportuna.

5. Fare il pierre

Non puoi approfittare di ogni relazione sociale per cercare di piazzare qualcosa. So che l'indole spesso può sopraffare ogni logica, e quindi quella voce che ti dice “non cercare di vendere il maglione con le renne di due taglie più piccolo che ti ha regalato nonna a Natale” viene sotterrata dal tuo istinto di liquidare quell'oggetto, ma agli altri risulta sgradevole se, ogni volta che li incontri, li inviti a fare un tavolo per una serata/comprare i tuoi appunti/comprare il solito maglione con le renne di due taglie più piccolo a giugno.

4. Raccontare bugie

Una cosa che urta profondamente il tuo compagno di corso è l'essere preso in giro: ricorda, prima o poi le bugie, anche piccole, vengono scovate, quindi tanto vale essere sinceri per evitare brutte figure... E, se proprio non riesci, almeno non pestarti i piedi da solo sui fatti academici: che senso ha dire di aver sostenuto più esami di quanti ne hai sul libretto, se poi tutti i tuoi compagni di corso ti incontrano agli appelli? Ricorda: quando si tratta di portare rancore per le menzogne, anche gli studenti di giurisprudenza diventano ottimi contabili.

3. Vantarti

Dall'altra parte, anche la celebrazione forte e ostentata dei tuoi successi potrebbe non essere vista di buon occhio. Non pensare subito all'invidia, potrebbe anche essere che il tuo interlocutore stia vivendo un momento particolarmente ansiogeno (cosa che è più che normale nel corso dell'università) e interfacciarsi con una persona che invece dipinge tutto come elementare gli procuri ancora più disagi. Se la tua carriera brilla parlerà da sola o ne parleranno gli altri... Con i tuoi compagni tu, piuttosto, parla di scarpe.

2. Essere logorroico

La vita universitaria è solitaria e silenziosa. Forse troppo silenziosa. Quindi l'istinto di riversare sul kebabbaro il racconto della tua giornata è molto forte, figuriamoci poi i sentimenti contrastanti che ti pervadono dal momento in cui ti si palesa davanti un volto conosciuto: reprimi l'istinto, almeno una volta ogni tanto e soprattutto su alcuni argomenti (ad esempio evita il racconto di quando ti ha fatto infezione l'alluce e la pustola purulenta sembrava un grosso minion bianco- a te sembra divertente, ma al tuo amico potrebbe non far piacere il racconto mentre mangia).

1. Parlare solo delle tue ansie

In cima alla nostra top ten troviamo sempre lei, la nostra amica Ansia: prevalentemente in fase di esami, la catarsi che ti infonde parlare dell'ansia è direttamente proporzionale allo s**** che ingenererai negli altri. Quindi non riversare su di loro le tue paranoie più infinitesimali, partendo dalle ipocondrie arrivando all'angoscia dovuta all'esistenziale per la nostra condizione umana... Che poi che ne sai, magari se sei più tranquillo e spensierato con gli altri magari l'angoscia migliora anche quando sei da solo!

Un valido parimerito potrebbe essere sparlare sempre e comunque di qualcuno: oltre a non essere molto gentile, il fatto che tu sparli con il primo che capita degli altri potrebbe suonare loro come indice della tua potenziale mancanza di lealtà... cosa che non ti renderebbe il candidato ideale per il premio amicizia 2019.

Andrea Buticchi

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