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Università, record di abbandoni dopo il primo annoRegistrato un record di abbandoni al primo anno di università per quanto riguarda l’anno accademico 2021/2022. I dati fotografano una fase di crisi per gli studenti freschi di diploma, che passano attraverso un crescente disagio che può portare, nei casi più estremi e drammatici, anche al suicidio.

I dati, riportati da ‘La Repubblica’, provengono dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Gli abbandoni universitari hanno degli effetti negativi tanto sul livello di istruzione del nostro Paese, quanto sulle tasche pubbliche.

Il 7,3% degli studenti italiani abbandona l'università al primo anno

Secondo i dati presentati da ‘La Repubblica’, l’anno accademico 2021/2023 si è attestato come quello che, nell’ultimo decennio, ha registrato il maggior numero di abbandoni “entro il primo anno di università”. Si parla del 7,3% degli iscritti.

L’abbandono ha colpito in ugual modo uomini e donne, con una differenza minima: il 7,4% per i primi, il 7,2% per le seconde. Ma a quale cifra corrisponde questa percentuale? Si tratta di ben 23.600 studenti, che hanno deciso di lasciarsi alle spalle l’università prima ancora di portare a termine il primo anno di studi. L’anno precedente, la percentuale di abbandono si attestava al 7,1%.

Ricadute sul livello di istruzione nazionale

Naturalmente non si tratta solo di percentuali fredde, separate dalla realtà. L’aumento degli abbandoni al primo anno di università, unitamente al calo degli immatricolati, portà con sé degli effetti negativi sul livello di istruzione del nostro Paese. E questo, nel corso del tempo, anche a fronte di sfide sempre più complesse, si tradurrà per forza di cose in un gap rispetto agli altri attori internazionali. E l’Italia, come sottolinea ‘La Repubblica’, già non parte da una posizione ottimale. Basti pensare che gli ultimi dati della Commissione europea, in merito all’istruzione, collocano il nostro Paese al penultimo posto, con il 31,2% di laureati tra i giovani tra i 25 e i 29 anni. Sono così pochi? La risposta è sì, considerando che siamo ben al di sotto della media europea che si attesta invece al 41,1%. Lo scarto è di più di 10 punti percentuali.

Abbandoni universitari: peso economico per le famiglie e la pubblica amministrazione

Gli abbandoni universitari, poi, sono anche un peso economico tanto per le famiglie degli studenti quanto per la pubblica amministrazione. Facendo cenno ai numeri riportati da ‘La Repubblica’, soltanto se si considera un costo di 1.500 euro per l’iscrizione universitaria, il costo complessivo dovuto agli abbandoni si aggirerebbe intorno ai 35 milioni di euro per le tasche familiari. Invece, per quanto riguarda la collettività, partendo dal fatto che la banca dati della Commissione parla di una spesa italiana per l’istruzione universitaria pari a 7.267 euro per ogni studente e per ogni anno, il costo degli abbandoni universitari al primo anno causerebbe uno sperpero ben più alto, intorno cioè ai 170 milioni di euro annui. Se vogliamo vederla in prospettiva: un miliardo di euro di spesa pubblica ogni sei anni.
Data pubblicazione 23 Maggio 2023, Ore 12:08 Data aggiornamento 23 Maggio 2023, Ore 12:17
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