
In occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico – tenutasi presso l'ateneo – la studentessa, intervenuta durante l'evento, ha voluto ricordare tutti gli studenti scomparsi nell'ultimo periodo. Stressati, spinti al limite, piegati sotto il peso delle aspettative: Emma Ruzzon denuncia con forza la condizione degli studenti e lancia un grido d'aiuto alle istituzioni e non solo.
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”Stare male non deve essere normale”: la studentessa inaugura l'anno accademico con un monito alle istituzioni
La studentessa ha aperto il suo discorso ricordando gli studenti che si sono tolti la vita per via delle difficoltà negli studi. Vittime di un sistema che tiene conto solo delle eccellenze, e che lascia indietro chi non riesce a tenere il passo. Emma Ruzzon denuncia con forza la narrazione mediatica intorno all'ambiente universitario: ”Celebrate eccellenze straordinarie, facendoci credere che siano ordinarie, facendoci credere che siano normali. Sentiamo il peso di aspettative asfissianti che non tengono in considerazione il bisogno umano di procedere con i propri tempi”. La studentessa ha poggiato simbolicamente una corona d'alloro con un fiocco verde, simbolo del benessere mentale, soffermandosi sull'importanza di dare a ciascuno i propri tempi di apprendimento, senza creare inutili competizioni controproducenti. Rimettere al centro gli studenti e la formazione è il primo passo – secondo Emma Ruzzon – per far cessare questi tragici episodi. E per far sì che la formazione non sia più secondaria rispetto alle performances.
Data pubblicazione 15 Febbraio 2023, Ore 10:32
Data aggiornamento 15 Febbraio 2023, Ore 10:36