
Se c'è un aspetto comune tra scuola e università queste sono le cosiddette "ingiustizie". Non è raro sentire uno studente lamentarsi per un voto di un esame che, a suo avviso, poteva andare decisamente meglio. E qui che nasce il dubbio se sia possibile contestare l'esito e se valga la pena farlo. A dire la verità sono più i ragazzi che ci rinunciano, magari per timore di incrinare il rapporto con il docente o per non esporsi troppo, piuttosto che quelli che fanno questa mossa. Contestare esame universitario è possibile o no? Ecco spiegato quando e come puoi farlo.
Contestare esame universitario
Le prove d'esame all'università sono valutate dal docente che ha tenuto il corso, ma anche dagli assistenti. Parlare di soggettività in questo caso è più che azzeccato, a meno che non si tratti di un test numerico in cui il risultato sarà per forza unico. Gli esami possono essere sostenuti in due formule: scritta o orale.
- Contestare esame universitario: prova scritta Gli studenti che si lamentano per l'esito di uno scritto di solito affermano che i contenuti non erano previsti nel programma oppure che l’esame è terminato prima del tempo concesso.
- Contestare esame universitario: prova orale Lo studente insoddisfatto della valutazione dell'esame orale in genere segnala di essere stato messo alle strette dall’esaminatore. Magari perché quest'ultimo non gli ha concesso abbastanza tempo per rispondere e quindi per organizzare una risposta completa.
Contestare esame universitario: quando e come puoi farlo
Eccoci arrivati al dunque: quando e come puoi contestare l'esito di un esame universitario. Ci sono due possibilità per farlo.
- Ricorso al TAR. Ebbene sì, procedere in sede legale per il voto di un esame è concesso. Per farlo è bene agire entro 60 giorni davanti ad un giudice per ottenere il riconoscimento l’illegittimità del voto. Oltre a essere un passaggio incerto (non è detto che l'esito vada a favore dello studente) è anche costoso.
- Contestare di fronte alla commissione d'esame. Il rimedio sicuramente più facile e agevole è quello "fai da te". Lo studente insomma può segnalare l'ingiustizia sulla valutazione della prova di fronte alla commissione esaminatrice stessa, al Direttore del Dipartimento e al Rettore dell’Università.
Serena Santoli