
Nell'anno 2022, quasi la metà degli studenti italiani si è laureato con il massimo dei voti, vale a dire il 110 e lode. Il dato arriva da uno studio del portale 'Talents Venture', che evidenzia i risultati accademici dei giovani, in relazione anche all'ambito di studio.
Perché si sa, non tutte le facoltà universitarie sono uguali.
Alcune, infatti, richiedono una particolare predisposizione per le materie del corso di studi, senza la quale ottenere il famigerato “pezzo di carta” può rivelarsi impresa assai ardua, figurarsi il massimo dei voti.Uno studente su quattro si laurea con 110 e lode
I laureati italiani hanno performato al meglio nel 2022. Il 25% del totale ha ottenuto infatti il massimo conseguibile, conludendo il percorso accademico nel migliore dei modi. Mettendo per un attimo da parte quelli che sono fattori oggettivamente non misurabili, come l'effettiva preparazione di studentesse e studenti (di cui non dubitiamo), dallo studio di 'Talents Venture' si possono riscontrare tendenze differenti a seconda della facoltà frequentata. Insomma, la media dei voti di laurea, per alcune specializzazioni, sembra essere mediamente più alta che in altre.
Il 'peso' della facoltà sul voto di laurea
Spiegato in modo semplice, significa che in certe facoltà ottenere voti alti è molto più frequente. In questo senso, sono indicativi i dati di Almalaurea sui laureati del 2022. Quali sono le facoltà in cui ci si laurea con voti solitamente migliori? Il risultato medio registrato tra i laureati nelle materie letterario-umanistiche è stato pari a 107,6, appena sopra l’altrettanto elevato 106,5 ottenuto dai laureati in materie Medico-Sanitarie e Farmaceutiche. Ottimi i risultati, come si vede anche nel grafico sottostante, di chi si laurea in arte e design (ancora intorno al 106 di media).
Dall'altra parte della classifica, nell'area economica e ingegneristica, il voto medio è significativamente più basso e si aggira intorno al 101,3. Poco meglio fanno i laureati di scienze motorie e di area giuridica, mentre nel mezzo ci sono tutti gli altri, dagli scienziati agli informatici, dagli architetti agli psicologi e gli educatori, tra i 105 e i 102, o giù di lì.