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La classifica delle università che fanno trovare lavoro 2022

Come ogni anno, QS, il principale fornitore mondiale di servizi, analisi e approfondimenti sul settore dell'istruzione superiore globale, ha pubblicato la classifica sulle Università che preparano meglio gli studenti per il mondo del lavoro.

Nella top 50 mondiale troviamo, come lo scorso anno, nonostante abbia però perso due posizioni, il Politecnico di Milano, l’Università italiana che è riuscita a raggiungere la posizione più alta in classifica. Seguono al 97esimo posto l’Alma Mater di Bologna e tra il 111 e il 120esimo posto La Sapienza di Roma. Ma scopriamone di più.

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La top 10 delle università che fanno trovare lavoro 2022

I ranks di QS racchiudono Università presente in ogni parte del globo e ne confrontano i risultati su più fronti. Quest’anno al vertice della classifica in merito a quanto gli atenei riescono a preparare gli studenti al mondo del lavoro troviamo un podio tutto statunitense: al primo posto il MIT, una delle eccellenze americane per quanto riguarda in particolar modo le materie scientifiche, seconda classificata l’Università di Stanford, seguita poi dalla UCLA, l’Università di Los Angeles. Allarghiamo ora lo sguardo per conoscere l’intera top 10:
  1. Massachusetts Institute of Technology (MIT) - USA
  2. Stanford University (USA)
  3. University of California, Los Angeles (USA)
  4. The University of Sydney (AU)
  5. Harvard University (USA)
  6. Tsinghua University (CHINA)
  7. University of Oxford (UK)
  8. The University of Melbourne (AU)
  9. Cornell University (USA)
  10. The University of Hong Kong (Hong Kong)

Degna di nota anche la top 10 tutta europea, dove il Politecnico di Milano conquista il nono posto:

  1. University of Oxford (UK)
  2. University of Cambridge (UK)
  3. Institut Polytechnique de Paris (FR)
  4. UCL (UK)
  5. ETH Zurich - Swiss Federal Institute of Technology (CHE)
  6. Imperial College London (UK)
  7. Delft University of Technology (NLD)
  8. The University of Manchester (UK)
  9. Politecnico di Milano (ITA)
  10. KIT, Karlsruhe Institute of Technology (DEU)

Le università italiane nel ranking QS 2022

Parlando invece di università italiane all’interno del ranking sono diversi gli atenei nostrani che riescono ad accaparrarsi un posto tra le 550 università in classifica. La prima che si incontra è il Politecnico di Milano che, nonostante perda due posizioni e dal 41esimo posto scivola al 43esimo, rimane salda nella top 50. Si distingue nell'indicatore occupazionale e nelle partnership con le imprese: in entrambi gli indicatori, l'ateneo guidato da Ferruccio Resta supera 95 punti su 100, come riporta il Sole24Ore. L'Alma Mater di Bologna è la seconda tra le università del Bel Paese quando si sfoglia la classifica. Anch’essa in calo rispetto allo scorso anno, passando dall’84esimo al 97esimo posto. Terza tra le italiane è La Sapienza di Roma, occupando una posizione tra il 111 e il 120esimo posto. Scendendo più giù troviamo il Politecnico di Torino tra il 121-130esimo posto, la Cattolica del Sacro Cuore tra il 141-150, Padova tra il 161-170, la Statale di Milano tra il 201-250, il duo Trento e Torino che si posizionano nel gruppo 251-300esimo posto e chiudono le Università di Pavia e Milano Bicocca, entrambe tra la 301esima e la 500esima posizione.

Politecnico di Milano 9° in Europa e 43° al mondo

Il rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, raggiunto dal Sole24Ore ha espresso il suo entusiasmo per questi ottimi risultati: “Ne andiamo fieri perché la formazione è la nostra prima missione. Il valore e la qualità dei nostri laureati - spiega - è una condizione necessaria per il nostro ateneo”. E poi prosegue svelando il segreto del successo di PoliMi: “Ci si arriva integrando sempre più formazione e professione. Abbiamo messo in rete - racconta al Sole 24Ore il presidente della Conferenza dei rettori italiani (Crui) - il Politecnico e il mercato del lavoro. E poi ci sono l’assesment center, i career day specializzati. Quello che è certo - e conclude - è che l’università può essere preparata alle sfide, nazionali e internazionali del mondo del lavoro se si lega sempre di più al mondo delle imprese”.

Il ranking QS Graduate Employability 2022: quali sono i criteri

Ma quali sono i canoni secondo cui QS valuta le università? Da quanto riporta il Sole24Ore, in accordo con quanto afferma la stessa QS, i parametri considerati sono cinque:
  • Employer reputation: considera le risposte di 75.000 aziende ad una survey in cui sono chiamate a indicare le università che secondo loro hanno i “migliori” laureati;
  • Alumni outcomes: considera gli ex studenti con le carriere di maggior successo, soprattutto i profili imprenditoriali, innovativi e creativi;
  • Partnership with employers: il numero di aziende con cui l'università fa pubblicazioni di ricerca unito al numero di aziende partner dell'ateneo per il placement e per i tirocini;
  • Employer-student connections: il rapporto fra numero di aziende presenti in ateneo durante l'anno per incontrare gli studenti e il numero totale di studenti;
  • Graduate Employment Rate: corrisponde all'indicatore occupazionale, cioè il numero dei laureati occupati a 12 mesi dalla laurea al netto di coloro che decidono di proseguire gli studi.