
Tra i corridoi delle università italiane di leggende ne girano parecchie: gaffe di alunni in sede d’esame, domande improponibili di qualche assistente un po’ troppo vendicativo e professori che proprio non vogliono saperne di promuovere. In quest’ultima categoria sembra rientrare anche Sandra Lo Schiavo, docente di Chimica generale e inorganica per il corso di Biologia marina all’Università di Messina che, a causa delle voci circolate di studente in studente nell’ateneo siciliano, si è aggiudicata la medaglia d’oro come prof più cattiva d’Italia. Motivo? Pare che la bocciatura sia proprio il suo forte e che, tra i record, abbia rispedito a casa per ben 43 volte un alunno un po’ duro di comprendonio, che di imparare formule chimiche proprio non voleva saperne. Ma quanto c’è di vero e quanto di mitologico in tutta questa storia? Sandra Lo Schiavo è la reincarnazione di Scilla e Cariddi, oppure qualcuno ci ha ricamato un po’ su?
CHIMICA: CHE PAURA! - Mentre le voci girano e si moltiplicano all’impazzata, la prof si difende dalle accuse di “cattiveria” dicendo la sua: «Sono tutte invenzioni. Gli esami sono trasparenti. E io non sono mai da sola, c’è sempre un collega, o anche due, accanto a me», ha raccontato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Che il suo sia un esame scoglio, di quelli pressoché impossibile da passare, non c’è alcun dubbio, e che la percentuale di rimandati sia piuttosto alta è altrettanto innegabile. Ma non sarà forse la scarsa preparazione degli alunni a costringere la docente messinese, come ha dichiarato lei stessa, a «mettersi le mani ai capelli»?
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LA PROF DA GUINNES DEI PRIMATI - Quarantatré bocciature nella stessa materia sono sicuramente un record da Guinnes dei primati, un numero talmente alto che ci spinge a porci una domanda: di quanti anni fuori corso era il malcapitato alunno? Riesce un po’ difficile credere ad una combinazione di insuccessi consecutivi di questa portata, forse è più probabile che qualcuno abbia ingigantito la vicenda dandole più risonanza del necessario. Però, indipendentemente dalla numerologia, che la prof Lo Schiavo si sia costruita la fama di “cattivona” è una notizia che ha superato le mura dell’Università di Messina: se i suoi alunni, come lei stessa ha dichiarato al Corriere della Sera, sostengono che «dare Chimica è diventato ormai uno sport estremo», è anche vero che docenti da tutta Italia, a conoscenza della sua nomea, la invitano a non mollare la presa e a mantenere il pugno duro con gli studenti.
STUDIARE UN PO’ DI PIU’? - Insomma, la verità sta sempre nel mezzo. Dare l’esame di Chimica generale e inorganica, a Messina, non è certo una passeggiata di salute, e questo lo si è capito. Ma è anche vero che, con la giusta preparazione, sedersi davanti a Sandra Lo Schiavo non sarà certo come attraversare a nuoto un fiume pieno di piranha. Quindi, cari studenti dello Stretto, visto che sapete con chi avete a che fare, studiate adeguatamente! Di sicuro la prof potrà incutervi un po’ di timore, ma non morde e non sbrana nessuno!
Bianca Zito