Mirko C.
di Mirko C.
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Visite mediche improvvise, improbabili problemi di salute e catastrofi più o meno naturali per saltare l’esame. E la professoressa risponde così…

Era esasperata dalle continue richieste di spostamento del proprio appello d’esame, così una professoressa dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha deciso di rispondere di tutto punto agli studenti del proprio insegnamento, e lo ha fatto con un avviso molto piccante pubblicato sul sito di facoltà.

SFORTUNATI O FURBACCHIONI? - “Sono veramente dolente e molto dispiaciuta, di dover constatare come i miei studenti rappresentino una porzione particolarmente sfortunata di popolazione.

In questi giorni ho ricevuto molte mail di studenti che, in merito al “problema” appello esame, mi hanno fatto richieste di cambio data a causa di: gravi problemi familiari, gravi problemi di salute, blackout dei computer, gravi problemi personali, crash immani di server, di software, di hardware, di internet… insomma, veramente, una massa di sfortunati. Paperino, in confronto, era un super fortunato! Mancavano solo un paio di casi di peste bubbonica e poi la lista delle disgrazie era veramente completa. A fronte di questi poveri studenti, ci sono stati però dei miracolati. Non potete nemmeno sapere, proprio in questi giorni, a quanti hanno telefonato le ULSS per fissare visite mediche proprio nel giorno e nell’ora dell’appello. Questo è un miracolo in quanto, in genere, le liste per le visite mediche sono molto lunghe ma vuol dire che, nella mia aula, se è vero che ho studenti molto ammalati, bisognosi di urgentissime visite mediche, è altrettanto vero che posso, per fortuna, constatare come tali poveri ragazzi super ammalati siano molto fortunati ad essere chiamati a casa dalle ULSS per visite inaspettate. E poi c’è qualcuno che dice che la sanità non funziona!! TOSI... MA DAI!!!!!!!!!!!!”

UN RICHIAMO RICCO DI IRONIA - Con questo avviso, ricco di ironia, la Prof. Maria Silvia Avi, docente della Facoltà di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha risposto di tutto punto alle pressanti richieste di spostamento dell’esame avanzate dagli studenti. Con eleganza e humor degno di un britannico, la docente si è presa beffa di chi voleva prendersi beffa di lei. Un tacito richiamo all’ordine e a quella disciplina che dovrebbe essere caratteristica di un ambiente di formazione elevato come quello accademico.

LE REAZIONI DEL WEB - Spaccate e controverse le reazioni all’avviso da parte degli studenti e del popolo della rete. Sul sito dell’Huffington Post Italia i commenti pendono da entrambe le parti, tra chi ritiene la cosa poco consona ad un docente universitario e chi, invece, appoggia l’intervento della professoressa. Un commento in particolare esprime il pensiero che ogni buono studente universitario, anche se con un pizzico di rassegnazione, potrà sicuramente condividere: “Quando ero studentessa universitaria non mi sarebbe mai saltato in mente di chiedere uno spostamento dell'esame… ho sempre pensato che fosse un mio problema riuscire o meno a fare un appello. In fondo, come mi ha insegnato mio padre, lo studio è un po' come un lavoro, con i suoi oneri e responsabilità, occorre sapersi organizzare. Se poi ero malata o non mi sentivo pronta, saltavo all'appello successivo. […] Gli anni di studio sono una specie di palestra per il domani, piano piano si impara ad affrontare un ostacolo sempre più arduo. La vita non è un parco giochi.”

Mirko Carnevale

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