
L’indagine ha riguardato gli iscritti al primo e al secondo anno, di tre atenei del Nord Italia: Milano Bicocca, Bologna e Padova.
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Gli ebrei come i nazisti: a dirlo è quasi uno studente su due
L’indagine, condotta tra il 29 settembre e il 31 ottobre dall’Istituto Cattaneo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova, ha raccolto i pareri di 2.579 studenti iscritti ai primi due anni di corso. I dati emersi fanno quantomeno riflettere: quasi la metà di loro considera come vero che “il governo israeliano si comporta con i palestinesi come i nazisti si comportarono con gli ebrei”. Nel dettaglio, parliamo del 46,3% del campione totale. Una percentuale che sale quasi al 60% tra gli elettori di sinistra.“La nostra ricerca aveva uno spettro più ampio”, ha raccontato Asher Colombo, presidente dell’Istituto Cattaneo, fa sapere il ‘Corriere della Sera’: “Volevamo sondare il rapporto dei giovani con alcune minoranze, dai musulmani ai migranti. Poi quello che è successo il 7 ottobre ha cambiato il nostro panorama e abbiamo deciso di focalizzarci sui dati relativi agli ebrei”.
Tre atteggiamenti relativi all'antisemitismo
In particolare, nell’indagine vengono distinti tre atteggiamenti diversi in relazione all’antisemitismo. Da una parte un modello per così dire più “classico”, che vede appunto gli ebrei “a capo di una cospirazione mondiale attuata grazie al controllo della finanza”. In secondo luogo c’è l’accusa di “doppia lealtà”, con gli ebrei che “rappresentano un corpo estraneo nelle società in cui vivono”. E, infine, un terzo e ultimo modello che ridimensiona la portata dell’Olocausto accusando gli ebrei, di riflesso, di “usare quell’esperienza per scopi giustificazionisti”.
I dati dell’indagine
Facendo un giro tra i numeri del questionario, salta all’occhio che per il 14% degli intervistati gli ebrei controllano i mezzi di comunicazione in molti Paesi (dato che sale al 18% se si considerano i soli studenti di centrodestra). Non solo. Per il 30% del campione, gli ebrei sarebbero “più leali verso lo Stato di Israele che verso il loro Paese” ovvero lo Stato in cui vivono, percentuale che si impenna al 48,2% tra chi si dichiara di destra. E poi, ancora, per il 33% dei ragazzi intervistati, gli ebrei preferiscono frequentare “i membri del loro gruppo escludendo gli altri” (40,1% per chi si dichiara di centrodestra). E infine quel 46,3%, che valuta come vero il parallelismo con i nazisti. In quest’ultimo caso, a ingrossare la cifra sono gli studenti che si dichiarano di sinistra, che fanno lievitare la percentuale al 59,7%.
Asher Colombo: “La scuola può fare molto per combattere alcuni tipi di pregiudizi”
“Ciò che ci ha colpito”, ha spiegato Asher Colombo, “è che il dato sul paragone con la Germania nazista cresce in modo sensibile soprattutto a sinistra dopo il 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas, e non come ci aspettavamo dopo il 17, data dell’esplosione dell’ospedale di Gaza”. Basti pensare che la percentuale si avvicinava al 70% nei giorni successivi allo scoppio della crisi, riporta il ‘Corriere’.“Si tratta di una indagine irripetibile, perché abbiamo potuto fotografare l’evoluzione prima e dopo il 7 ottobre. Avevamo già intervistato oltre mille persone nei primi giorni”, ha detto Asher Colombo, che ha aggiunto: “È significativo che le percentuali più alte di adesioni a modelli antisemiti si registrano nelle fasce di studenti con votazioni più basse alla Maturità o che leggono meno libri. Ciò significa che la scuola e l’istruzione più in generale possono fare molto per combattere alcuni tipi di pregiudizi”.