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Quante volte, prima di un esame universitario, abbiamo procrastinato il momento dello studio e ci siamo ridotti all'ultimo momento a imparare centinaia di pagine in pochissimi giorni?
Sempre la stessa storia: lo studente medio si ritrova a dover fare tutto di corsa, forse contando troppo sulle proprie capacità di memorizzazione, e, puntualmente, si dispera, non sapendo come comportarsi. E' la situazione in cui si è trovato uno studente che ha chiesto aiuto ai colleghi su un gruppo Facebook dedicato proprio agli studenti universitari: "Consigli pratici per smettere di procrastinare?" - ha chiesto il giovane e online è boom di commenti in supporto.
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Esami all'università, "Procrastinare rovina la vita": l'appello di uno studente
Quando si inizia l'università la vita dello studente cambia in maniera drastica: non ci sono più le interrogazioni e i compiti in classe che costringono a seguire il programma didattico passo passo. Lo studio è autogestito e questo, spesso, è un vero problema.Soprattutto quando si arriva impreparati alle sessioni d'esame. Gennaio è un mese delirante per lo studente universitario medio: prove ravvicinate e la fretta di superarle in tempo per ricominciare il semestre di lezione. E l'istinto di procrastinare e ridursi all'ultimo momento per studiare è sempre molto forte. Ma come evitare di cadere nella tentazione e riuscire a vivere più serenamente la sessione? E' quello che ha chiesto uno studente universitario ai colleghi iscritti al gruppo Facebook di oltre 72 mila iscritti, "Studenti Universitari".
"Consigli pratici per smettere di procrastinare? Mi sto rovinando la vita da solo": un appello accorato a chi, come lui, vive l'ansia da esame e si ritrova a dover fare i conti con uno studio disperato a causa del rinvio continuato degli impegni.
Come smettere di procrastinare all'università? I consigli pratici degli studenti
Dopo la pubblicazione del post sui social network, lo studente è stato inondato da messaggi di supporto: in molti sono nella sua stessa condizione e la sua preoccupazione è condivisa da tutti. Ma sono stati molti anche coloro che hanno voluto dare un aiuto al giovane, scrivendo consigli pratici che possono essere sfruttati anche da altri colleghi, al fine di evitare di incombere nella tentazione malsana di procrastinare lo studio.C'è chi consiglia la "Tecnica del pomodoro perché ti dà piccoli obiettivi ma fattibili. Ad esempio studiare solo 15/30minuti", un modo per porsi dei piccoli obiettivi raggiungibili.
O chi definisce lo studio universitario come un vero e proprio lavoro: "Ho dedicato orari d'ufficio al mio studio con un totale di 2 giornate libere al mese di ferie ed un impegno di almeno 5 giorni a settimana, non meno di 8 ore" - commenta uno studente su FB. "Un buon modo è sentirsi in ufficio andando a studiare in biblioteca, studiare nella propria cameretta accanto al proprio letto non aiuta".
Ancora, c'è chi reputa fondamentale studiare in una ambiente comportevole, che permetta allo studente di sentirsi concentrato e dedito solo ai libri: "A casa faccio poco e niente, perché devo cucinare, devo fare la lavatrice, devo sistemare questo e quello.. e spesso sono solo scuse che mi "aiutano" a non fare quello che invece ha la priorità. Invece mi sono accorta che se vado in biblioteca o in aula studio, la situazione cambia totalmente e studio mooolto di più. Probabilmente perché inserirmi all'interno di un contesto universitario e "intellettuale", diciamo, stimola il mio cervello".
Anche studiare con un collega può risultare utile, sentirsi controllati spesso può servire a non perdere di vista l'obiettivo: "Anche solo sapendo che papà è nella stanza affianco. Do il meglio se qualcuno mi ascolta, anche se non sa nulla di quello che sto dicendo... Sempre perché in qualche modo mi controlla".
Tante idee ma alla base serve analizzare il proprio comportamento. Perché rovinarsi da soli? Cosa porta lo studente a voler rinviare gli impegni? "C'è sempre una ragione dietro al procrastinare, rinunciare, non provare, mollare" - scrive, infine, un altro collega su Facebook. "Domandati cos'è che muove questo tuo comportamento e una volta capito saprai come trovare una concreta soluzione, perché il procrastinare è solo il sintomo di un problema più importante".
Maria Zanghì