Carla Ardizzone
Autore
passaggio dal liceo all'università, come evitare il trauma

Siete finalmente liberi dalle paure e le ansie tipiche del liceo, ma vi siete accorti che il passaggio all’università non è stato semplice come prevedevate. Non tornereste mai a scuola, ma davanti ad aule affollate e professori irraggiungibili vi è preso il panico! Molti di voi ora sognano di avere un rapporto diretto con i professori, ma senza i timori delle superiori. E poi di smettere di imparare passivamente dai libri, di sviluppare un approccio critico verso ciò che studiano, di riuscire a seguire lezioni interessanti in classi dal numero di persone limitato. Niente paura, tutto questo è possibile anche una volta fuori dal liceo: esistono infatti delle realtà universitarie dove si cerca di trovare il giusto compromesso tra la realtà del liceo e quella dell’università, con l’indubbio vantaggio di non finire nello squadrone dei fuori corso o di quelli che abbandonano l’università.

NON PIU’ AL LICEO, AIUTO! - La studentessa Carolina, come molti di voi, ha avuto un primo impatto pessimo col mondo universitario, ma ha deciso di reagire: ha lasciato l’ateneo che frequentava per trasferirsi in un'università più piccola, che sentiva più adatta a lei: “Ora faccio lezioni in classi che hanno circa 15 studenti: questo permette di creare un rapporto più intimo tra studenti e professori, un po’ un ritorno al liceo, ma con un approccio adulto.“ Quindi, nonostante il passaggio dal liceo all’università possa essere tragico, Carolina ha capito che lasciar perdere gli studi non è l’unica strada: a volte basta cercare una soluzione più consona alle proprie esigenze. ”Le aule dell’università che frequentavo prima erano enormi, il prof non sapeva neanche come mi chiamavo” - continua Carolina– anche per questo ho scelto di trasferirmi in un’università che usa il metodo americano”.

LO STUDENTE, PROTAGONISTA DELLA LEZIONE – Il segreto per non sbagliare è orientarsi nella scelta del metodo didattico più adatto a sé. Il massimo sarebbe trovare classi poco numerose e l’approccio dei professori molto interattivo con i ragazzi, con una discussione continua che coinvolge tutti e tocchi diverse discipline.

I PROF COME ALLEATI - I professori universitari non vogliono che si ripeta a memoria ciò che loro dicono, ma puntano allo sviluppo dell’analisi critica degli studenti. Non ci sarà mai un professore che parlerà dal pulpito e gli studenti passivi rispetto a ciò che sta scritto sui libri: mettere in discussione e non essere schiacciati dal sistema permette infatti l’innovazione. Professori presenti, quindi, come al liceo, ma che non schiacciano gli studenti sotto il peso della loro autorità. E che se possono, danno una mano. E' finito il tempo dei prof che fanno paura!

UNIVERSITA’ COME UN LICEO? SI, MA INTERNAZIONALE – Il liceo è alle spalle, e per alcune cose vi manca, mentre per altre vorreste dimenticarlo. La soluzione ideale, sarebbe unire la parte migliore delle scuole superiori e dell’università insieme, magari mixando ad essi un ambiente dinamico, divertente e internazionale.

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