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morte riccardo faggin appello docenteLa tragica scomparsa del 26enne Riccardo Faggin non è passata inosservata. Il giovane si è schiantato con la propria auto contro un albero poche ore prima del momento in cui, secondo quanto aveva detto alla famiglia, avrebbe dovuto laurearsi.
In realtà, però, nessuna discussione attendeva il giovane all'università. La storia ha riacceso i riflettori su una tematica che troppo spesso passa in sordina.

L'università non è una gara e il fallimento è parte della storia di ognuno di noi: questo in sostanza l'appello di Fabio Conti, docente di Ingegneria ambientale all’Università dell’Insubria di Varese, apparso su Repubblica. La scomparsa di Faggin rievoca nel docente vecchi – spiacevoli – ricordi, e per questo l'accademico si è fatto avanti lanciando un post su Linkedin.

Riccardo Faggin e il racconto del Prof. Conti: “Chiedete aiuto ai docenti e alla famiglia”

”Vorrei chiedere a tutti gli studenti di non preoccuparsi degli insuccessi. Può capitare di dover rifare un esame o di avere sbagliato corso di laurea. La vita è tutto il resto” esordisce Conti, che aggiunge: ”Io non sono un grande frequentatore dei social, eppure dopo aver letto quella notizia ho sentito il bisogno di raccontare su LinkedIn un episodio in cui sono stato purtroppo coinvolto.  All’epoca insegnavo all’università di Pavia e uno studente ha scelto di togliersi la vita per lo stesso motivo di Faggin”. L'episodio risale a 25 anni fa, quando un padre si presentò dallo stesso Conti – con la tesi di laurea del figlio in mano – chiedendo dove si sarebbe svolta la discussione di laurea. Conti, che appariva sulla tesi come correlatore, fu spiazzato: ”Guardando la tesi c’era tutto quello che occorreva, ma non conoscevo lo studente. Guardando sul registro degli esami in cui ero in commissione il nome non risultava. Con un certo imbarazzo congedavo quel padre, assicurando che avrei sentito la segreteria studenti per chiarire la questione”.

In un successivo momento emerse che lo studente, frequentante da fuori sede, aveva dato a malapena due esami. Un'altra falsa carriera universitaria - dagli esami convalidati sul libretto fino alla data di discussione inesistente – e un'altra tragica vicenda: ”Un paio di giorni dopo mi hanno fatto sapere che lo studente era partito da casa, era passato a salutare la nonna e poi era andato in auto sul greto di un torrente e si era tolto la vita. Non aveva retto la vergogna di dire alla famiglia che la sua carriera di studente non esisteva”. Infine Conti lancia un appello agli studenti: ”Non mi aspettavo una risonanza del genere, ma credo che la mia testimonianza possa essere utile a chi magari pensa di non avere via d’uscita.  C’è sempre la possibilità di chiedere aiuto e consiglio, tanto ai docenti quanto alla famiglia. Spero che siano pochi i colleghi che hanno vissuto un’esperienza così drammatica. Non la scorderò mai”.