
All'interno della lettera, l'Udu Lecce ha parlato di una situazione diventata "ormai insostenibile" viste le ripetute umiliazioni subite dagli studenti durante alcune sedute d'esame.
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Le sedute d'esame: ansia, attacchi di panico e terrore psicologico per gli studenti
Dopo quanto accaduto alla Iulm di Milano dove il 1° febbraio una studentessa ha deciso di suicidarsi spinta da quel "ho fallito negli studi" scritto di suo pugno, l'Udu Lecce ha deciso di inviare una lettera alla Ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini in cui ha denunciato la situazione "insostenibile" di un corso dell'ateneo salentino.Nella missiva si fa riferimento all'ansia, agli attacchi di panico e al terrore psicologico divenuti ormai una costante negli studenti che frequentano un corso della facoltà di Lettere dove "ad ogni appello d’esame si assiste impietosamente ad uno stillicidio di studenti/esse che si presentano al medesimo, in virtù di una commissione d’esame che, nella maggior parte dei casi, è avulsa da valutazione atta a definire la preparazione dell’esaminato/a, in favore di una costante e denigrante pressione psicologica".
Le testimonianze shock e la paura di possibili suicidi
Gli studenti inoltre nella stessa lettera hanno raccolto diverse testimonianze anonime di studenti e studentesse del corso che sono ormai stanchi delle continue umiliazioni a cui sono sottoposti durante i vari appelli d'esame. "Questa situazione insostenibile mi ha costretta ad intraprendere ormai da mesi un percorso di psicoterapia e a valutare, nonostante debba sostenere soltanto quest’ultimo esame, il passaggio ad un altro corso di studi oppure in un altro Ateneo" racconta una studentessa nella lettera mentre altri denunciano di essere stati bocciati "nel giro di 1 minuto e mezzo, perché non ricordavano il significato di un verbo"."Quel giorno" - dice un'altra delle testimonianze raccolte dall’Udu - "sono uscita piangendo perché mi avevano trattata in malo modo. Ho spostato per ben due volte la laurea dopo aver effettuato tutti i pagamenti, a causa delle bocciature avute in ben tre appelli. Sono esausta di questa situazione, ho continui attacchi di panico e non sono più motivata ad andare avanti nel mio percorso". Tra l'altro, prosegue la missiva diretta alla ministra, "a danneggiare la salute mentale di chi sostenga l’esame non è solo il comportamento della docente, già di per sé gravissimo, ma anche la figura del coniuge della titolare, ormai in pensione, che non sarebbe autorizzato ad esaminare, ma che puntualmente lo fa, umiliando studenti e studentesse con urla e rimproveri, perfettamente udibili anche all’esterno dell’aula".
A chiudere la lettera è l'appello degli studenti alla ministra Bernini e al rettore di UniSalento dove si chiede di porre fine a questa "situazione deplorevole" temendo che "in estremi casi, situazioni di suicidio già riscontrate a livello nazionale negli ultimi anni, si possano presentare nel nostro Ateneo".
Paolo Di Falco