
La legge, sostenuta da diverse forze politiche del Parlamento, si prefigge l'obiettivo di sostenere i giovani nell'orientamento alla formazione e nella preparazione al mercato del lavoro che richiede competenze sempre più trasversali e ibride. Scopriamo nel dettaglio la nuova norma e da quando entrerà in vigore.
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La doppia laurea è legge: ecco cosa cambia
All'articolo 1 del Disegno di legge votato favorevolmente dalle due Camere si esplicita la funzione della nuova norma: "Ciascuno studente può iscriversi contemporaneamente a due diversi corsi di laurea, di laurea magistrale o di master, anche presso più università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale" e "anche presso più istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM)".Non sarà consentita, invece, "l'iscrizione contemporanea a due corsi di laurea o di laurea magistrale appartenenti alla stessa classe, né allo stesso corso di master, neanche presso due diverse università, scuole o istituti superiori ad ordinamento speciale".
Inoltre, lo studente che deciderà di iscriversi nel contempo a due corsi di studio potrà usufruire dell'eventuale esonero dalle tasse, totale o parziale, per entrambe le iscrizioni, ma beneficerà degli strumenti e dei servizi a sostegno del diritto allo studio per una sola iscrizione.
Obiettivo della legge sulla doppia laurea
La nuova norma andrà ad abolire la legge datata 1933 che stabiliva il divieto di iscrizione contemporanea "a diverse Università e a diversi Istituti d’istruzione superiore, a diverse Facoltà o Scuole della stessa Università o dello stesso Istituto e a diversi corsi di laurea o di diploma della stessa Facoltà o Scuola".La Legge sulla doppia laurea mira a rispondere alle esigenze date dalla società e ad aiutare gli studenti a formarsi per entrare a far parte del mondo del lavoro, luogo che richiede competenze sempre più trasversali e ibride.
Per il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, la doppia laura sarà fondamentale anche per "favorire l’incremento di laureati con una profonda formazione multidisciplinare, come ormai si richiede per tantissime figure professionali". Un passaggio fondamentale per ampliare l'offerta formativa e diversificare il proprio percorso universitario, utile "per offrire ai nostri giovani un percorso al passo con le sfide della contemporaneità. Quella che prima era un’opportunità riservata a chi poteva permettersi di studiare all’estero, con un notevole esborso economico, ora sarà accessibile a tutti".
Quando entrerà in vigore la nuova norma?
Nonostante il parere positivo espresso dalle Camere, la norma non è ancora entrata ufficialmente in vigore. Affinché venga resa attuabile bisognerà attendere i decreti attuativi che verranno trasmessi dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Per questi provvedimenti servirà, molto probabilmente, un po’ più di tempo per le facoltà a numero programmato rispetto alle altre.