Federico Bianchetti
Autore
le 12 università italiane con più studentesse

Nelle università italiane ci sono più studentesse che studenti: su un milione e ottocentomila iscritti, in totale, negli atenei italiani, nell’anno accademico concluso, il 57% erano donne. Ma la percentuale di presenza femminile scende al 37% se si tiene conto delle materie Stem (Matematica, Fisica, Scienze, Tecnologie informatiche). Nelle Ict, le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le donne rappresentano solo il 14% degli iscritti. In Ingegneria, Manifattura e Costruzioni sono il 29%. In Scienze naturali, invece, le studentesse sono il 57%.

L'eccezione parte dal San Raffaele

Ci sono alcune importanti eccezioni: in 12 università italiane (su un centinaio di quelle nazionali, fra pubbliche, private e telematiche) ci sono più studentesse che studenti, secondo l’indagine di "Talents Venture". Al primo posto di questa speciale classifica troviamo il "San Raffaele" di Milano, l'ateneo con più donne iscritte: il 78% su 228 iscritti. Subito dopo c’è l’Università di Teramo, con il 67% di donne su 624 presenze. Al terzo posto c’è l’Università Campus Biomedico di Roma: su 992 iscritti ai corsi Stem, il 61% sono studentesse. Seguono Urbino, Catanzaro, la Tuscia, e l’Università del Piemonte Orientale. Le altre cinque università con più donne nelle discipline Stem sono l'Università telematica San Raffaele di Roma, Foggia, Ferrara, la Cattolica di Milano e l'Iuav di Venezia, l’istituto universitario di architettura.

In balia degli stereotipi: anche le donne possono

Da un sondaggio realizzato lo scorso anno su 7.000 adulti in 7 paesi del G20 emerge che il 19% delle donne e il 25% degli uomini crede che le carriere Stem siano più “maschili”. Eppure, nei test scientifici e matematici standardizzati a livello internazionale, le ragazze ottengono gli stessi punteggi (o punteggi superiori) dei ragazzi. In Italia, la percentuale di donne che occupano posizioni tecnico-scientifiche è tra le più basse dei Paesi OCSE: il 31,7% contro il 68,9% di uomini e solo il 5% delle ragazze quindicenni italiane aspira a intraprendere professioni tecniche o scientifiche (dati Ocse, Istat ed Eurostat). Il motivo è proprio da ricercare tra i banchi di scuola. Le ragazze continuano ad essere più attratte da percorsi umanistici che possano sfociare in professioni future che la nostra società identifica più “da donne”. E per questo, ad oggi, solo una donna su cinque sceglie di studiare Ingegneria, mentre gli uomini sono più del doppio.

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