
Una volta terminati gli Esami di Maturità, tutti gli studenti diplomati si trovano sempre davanti ad un bivio: proseguire gli studi iscrivendosi all’Università o cercare subito una strada nel mondo del lavoro? Un compromesso fra questi due estremi potrebbe allora essere quello di iscriversi ad un corso di laurea che, una volta terminato, apre subito la strada a molti e interessanti profili professionali, tutti attualmente molto richiesti: si tratta del corso di laurea in Ingegneria che dà accesso ad uno dei titoli di laurea più richiesti e meglio retribuiti a livello occupazionale.
Le professioni più richieste infatti, al giorno di oggi sono quelle di ambito scientifico, e infatti gli studi in Ingegneria si focalizzano su materie come Matematica, Fisica, Chimica, Informatica a seconda anche dell’indirizzo di studi scelto.
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Laurea in Ingegneria: gli sbocchi lavorativi
Il corso di studi in Ingegneria completo dura 5 anni poiché si struttura nella triennale a cui si possono aggiungere i due anni della magistrale per avere maggiori possibilità lavorative. È possibile infatti scegliere tra molti indirizzi di specializzazione sia in base ai propri interessi sia valutando anche le difficoltà incontrate durante la triennale. Completando il percorso di studi con una magistrale infatti sarà possibile orientare e definire bene le proprie competenze da spendere in ambito lavorativo.Vediamo allora quali sono alcuni dei ruoli professionali che si possono rivestire con il diploma di laurea in Ingegneria.
Ingegnere Meccanico
Si occupa dell’organizzazione, della gestione e della produzione di macchinari e impianti. In base alla specializzazione acquisita, questo tipo di ingegnere gestisce le fasi che gli competono in questo settore, come ad esempio la progettazione, la produzione, il collaudo o la manutenzione dei vari macchinari o impianti industriali.
Ingegnere Ambientale
L’attenzione per la tutela dell’ambiente è divenuta oggi uno dei maggiori temi di attualità, per questo motivo, esistono figure professionali che si occupano della sua salvaguardia in prossimità di opere edili o industriali. Si tratta degli ingegneri ambientali che, come suggerisce anche il nome della loro qualifica, devono controllare che la progettazione e l’edificazione di tali opere sia conforme alle norme per la sicurezza e per la tutela dell’ambiente (come quelle ad esempio contenute nel Decreto legislativo 81/2008 ).
Ingegneria Energetico
In questo particolare settore rientrano tutte quelle professioni che si occupano di controllare e gestire l’energia, sempre nel rispetto dell’ambiente. Le specializzazioni in questo campo di studi sono molte e si differenziano in base al tipo di energia con cui si vuole lavorare: ad esempio, mentre l’ingegnere idroelettrico realizza e gestisce gli impianti idraulici, l’ingegnere termoelettrico invece si occupa dell’energia connessa con il calore. È chiaro dunque che gli sbocchi offerti da questo particolare settore sono davvero molti e in rapida ascesa grazie alla richiesta sempre maggiore dell’energia da fonti rinnovabili e alle loro molteplici applicazioni.
Ingegnere Gestionale
Si tratta di una figura impegnata all’interno delle aziende in cui realizza progetti di implementazione e ottimizzazione delle risorse e dei processi di produzione. L’ingegnere gestionale riveste quindi un ruolo a metà fra quello aziendale e industriale.
Ingegnere Elettronico
Come suggerisce il nome, l’ingegnere specializzato in elettronica gestisce le tecnologie e gli impianti elettronici all’interno di un’azienda, ma non solo. Sono molti infatti i settori in cui queste figure professionali sono richieste come quello delle telecomunicazioni, dell’automazione industriale e dell’informatica.
Ingegnere Biomedico
Il campo di applicazione di questo settore dell’Ingegneria è molto richiesto nel mondo del lavoro poiché si occupa di progettare e realizzare protesi e apparecchi medici e sanitari di qualità molto avanzata. Per realizzare questi particolari impianti, l’ingegnere biomedico deve avere ampie conoscenze di Biologia connesse a particolari strumenti matematici, informatici e ingegneristici per poterle realizzare. È chiaro dunque che l’ingegnere biomedico deve conoscere e saper combinare i diversi materiali per poter creare dispositivi medici efficaci, di qualità e sempre in continua evoluzione.