
Una volta conseguito il titolo di laurea triennale, è meglio specializzarsi o fermarsi e cercare un lavoro inerente a ciò per cui si è studiato? Si tratta di una domanda abbastanza frequente sia tra coloro che devono scegliere a quale corso di studi immatricolarsi sia per coloro che invece, dopo la triennale sono indecisi su quale sia la strada migliore da scegliere per il proprio futuro.
In realtà, una risposta univoca a questo dubbio non esiste poiché dipende sempre da molti fattori tra cui il tipo di laurea triennale scelta e anche il pensiero su quale tipo di carriera professionale si desidera intraprendere.
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È sufficiente la sola laurea triennale? Dipende dal corso di studi!
È ovvio che non tutte le lauree sono uguali, alcune hanno una formazione più pratica e altre più teorica, per questo la durata complessiva stimata per la preparazione alle diverse professioni sarà diversa in base al corso di studi scelto.In ogni caso, esistono varie modalità con cui è possibile proseguire la laurea triennale che non implicano per forza l’iscrizione alla magistrale. È possibile scegliere infatti tra molti master di primo livello affini all’ambito di studi triennale ma anche corsi professionalizzanti che orientano gli studi proprio verso l’acquisizione pratica di conoscenze, competenze e abilità necessarie per immettersi immediatamente nel mondo del lavoro.
Insomma, ci sono molte possibilità di scelta che non vincolano necessariamente gli studenti ad intraprendere la consueta formula del corso di laurea triennale a cui segue quello magistrale.
La risposta di uno studente sul forum online Quora infatti, prova a distinguere le varie lauree triennali, spiegando in modo analitico quali secondo lui necessitano di una prosecuzione dopo il titolo triennale e quali invece trovano una diretta applicazione nel mondo del lavoro senza dunque bisogno di ulteriori specializzazioni.
Gli ambiti di studio in cui si può trovare lavoro con la sola laurea triennale
Esistono infatti lauree ti tipo professionalizzante, come quelle sanitarie in cui è sufficiente il titolo triennale per entrare subito nel mondo del lavoro, ma è certo che le prospettive professionali si ampliano se si prosegue: “Se consegui il master puoi diventare coordinatore, se consegui la laurea magistrale puoi accedere ai concorsi per la dirigenza, ma sono entrambe cose che puoi fare dopo 5 anni, quindi conviene proseguire gli studi lavorando contemporaneamente”.Secondo l’opinione dello studente ci sono anche altre lauree triennali, non di tipo professionalizzante, che possono comunque consentire un accesso nel mondo del lavoro in ruoli però diversi da quelli di tipo non dirigenziale. Tra queste, cita quelle nell’ambito del “Servizio sociale” che consentono “di accedere all'esame di Stato per assistente sociale. La magistrale non serve perché con quella se diventi assistente sociale specialista, superando un altro esame di Stato, fai le stesse cose che fa l'assistente sociale semplice”.
Anche le lauree di ambito “giuridico, politologico o economico” possono immettere direttamente nel mondo del lavoro, per lo più nel “privato”. Inoltre “consentono l'accesso alle professioni di revisore legale, consulente del lavoro ed esperto contabile nonché ai concorsi per la carriera direttiva nelle pubbliche amministrazioni centrali e territoriali con profili giuridico-amministrativi ed economico-finanziari o tributari”.
Anche per le lauree in Ingegneria e in Scienze della Comunicazione non sono richieste particolari e ulteriori specializzazioni per poter lavorare subito dopo il titolo triennale.
I tipi di laurea in cui è indispensabile proseguire gli studi dopo la triennale
Iscriversi alla magistrale risulta invece quasi indispensabile se si sceglie un corso di laurea di ambito umanistico poiché la sola triennale “per l'insegnamento da sola non basta ed è piuttosto debole per trovare lavoro nel privato. Ci sono però concorsi pubblici per la carriera direttiva per i quali va bene una laurea qualsiasi”.Anche coloro che scelgono il corso di studi in “Scienze e tecniche psicologiche” potrebbero avere difficoltà nel trovare lavoro con il solo titolo triennale, poiché, secondo lo studente, l’abilitazione alla sola “professione di dottore e tecniche psicologiche” consente di essere uno dei pochi “psicologi junior” che difficilmente lavoreranno. Insomma, “che tu voglia fare lo psicologo o meno, devi proseguire la tua formazione, perché con questa laurea non si trova niente nemmeno in altri ambiti”.
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