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università

C’è chi sceglie l’università subito dopo il diploma, chi ci arriva dopo un anno sabbatico, chi si prende tempo per lavorare e capire meglio cosa vuole. Ma c’è anche chi si domanda se, arrivati a 21 o 22 anni, non sia ormai “troppo tardi” per cominciare un nuovo percorso di studi.

È la riflessione che un ragazzo ha condiviso su Reddit, raccontando le sue difficoltà scolastiche e il peso dei confronti familiari. La community non si è fatta attendere: centinaia di utenti hanno risposto, dimostrando che la questione riguarda molti più studenti di quanto si pensi.

Noi di Skuola.net abbiamo raccolto i commenti più significativi, che convergono su un unico punto: non esiste un’età giusta o sbagliata per iniziare l’università.

Indice

  1. La domanda che accende il dibattito
  2. “Non è mai troppo tardi”
  3. Storie che ispirano
  4. Un percorso personale, non una gara
  5. Studiare e lavorare: una possibilità concreta

La domanda che accende il dibattito

Tutto nasce dalla seguente domanda: “Ciao sono un ragazzo di 21 anni e per delle serie di disaventure e sfortuna quest'anno non riuscirò a cominciare l'università. Questo mi fa avvilire visto che alle superiori sono stato bocciato due volte e ho perso due anni. Questa situazione per me è come una terza bocciatura. (…) È ancora fattibile fare l'università così in là oppure devo immergermi nel mondo lavorativo?”.

“Non è mai troppo tardi”

Molti utenti non hanno perso tempo nel rispondere senza alcuna esitazione esitazione con frasi come: “non è mai troppo tardi, e "a 22 anni sei giovane”, “io la inizio a 26” o anche “Io ho iniziato a 32“.

Messaggi diretti, che smontano l’idea che l’università sia riservata solo a chi parte subito dopo la Maturità.

Storie che ispirano

Alcuni hanno portato le proprio esperienze personali davvero motivanti: “Io ho iniziato con due anni di ritardo (un anno bocciata alle superiori e un anno a lavorare) e ora ho 3 lauree e insegno in università a Londra”. E ancora: “L'università la puoi incominciare anche più tardi, avevo colleghi al primo anno a 25 anni e addirittura un 40 enne con la famiglia non ti preoccupare”.

Un percorso personale, non una gara

C’è chi ricorda che la vera sfida non è “arrivare primi”, ma seguire i propri tempi: “A 22 anni hai una vita davanti (ma anche se ne avessi di più avresti una vita davanti) in cui puoi ricominciare e reinventarti più volte, c'è gente che ricomincia da zero a 40 anni o più, quindi figurati. La vita non è una gara, ognuno ha i suoi tempi, il suo percorso, le sue situazioni”.

Studiare e lavorare: una possibilità concreta

Tra le risposte, spiccano anche esperienze di chi ha scelto di alternare lavoro e studio: “Io sto facendo un corso di 2 anni (iniziato a 22 anni) Dopo aver finito questi corso è assicurato un lavoro nell'indirizzo scelto, quindi una volta avuto un lavoro mi dedicherò all'università alternandola al lavoro, in più con il corso attuale mi vengono riconosciuti alcuni esami di una futura laurea quindi, magari ci ho perso qualcosa ma grazie a questo ci riguadagno”.

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