
C’è speranza per i giovani in Italia. Dopo i brutti dati pubblicati da Almalaurea sulla disoccupazione dei laureati nel nostro Paese, riportiamo delle notizie più rassicuranti. Il governo Monti, come più volte ricordato dal premier, ha tra sue le priorità il miglioramento della condizione dei giovani e oggi vi elenchiamo i principali provvedimenti che sono già stati adottati e quelli in via di approvazione per la realizzazione di questo obiettivo.
MISURE PER L'OCCUPAZIONE DEI GIOVANI - Sul quotidiano “La Repubblica” è stato pubblicato un interessante focus sulle misure salva-giovani previste dall’attuale governo Monti, che ci aiuta a capire in che modo il nostro Paese potrà uscire dalla crisi favorendo la nascita di nuove imprese e agevolando nuove assunzioni. Qui di seguito ne riprendiamo i punti principali.
Aiuti fiscali alle imprese – Aiuti fiscali sono stati previsti dall’ultima legge finanziaria a favore delle imprese che assumono giovani e donne.
Ammortizzatori sociali – Per l’applicazione di nuove misure in questo ambito, forse si dovrà attendere il 2017 e i provvedimenti in esame riguarderanno la cassa integrazione e l’indennità di disoccupazione.
Apprendistato – Questo il contratto su cui si sta puntando per risolvere la disoccupazione giovanile. Recentemente lo ha sostenuto il ministro Elsa Fornero anche in relazione alle modifiche apportate dal Testo Unico del 2011.
Carriere e professioni – Per rendere meno rigido l’accesso ad alcune professioni, è stata rivista la regolamentazione dei tirocini. Ad eccezione delle professioni sanitarie, i tirocini non possono superare i 18 mesi e i primi 6 mesi potranno essere svolti mentre ancora si sta studiando. I primi 6 mesi possono essere gratuiti, ma successivamente deve essere corrisposto un rimborso spese. Per l’accesso, in particolare, alla professione di notaio, sono stati previsti 2 concorsi per l’assegnazione di nuovi posti.
Giovani e imprese – Gli under 35 che volessero diventare imprenditori possono ricorrere alla società semplificata a responsabilità limitata. Si tratta di una società che può essere costituita con 1 euro di capitale, senza alcuna spesa per il passaggio dal notaio e nei confronti della quale sono previsti meno controlli e verifiche rispetto al passato. Quando, però, uno dei soci supera i 35 anni di età, questi si deve dimettere.
Lavoro interinale – Per i contratti di somministrazione, o lavoro interinale, le novità risalgono al 24 febbraio, quando un decreto legislativo ha equiparato i lavoratori interinali a quelli dipendenti, ha cancellato la causale nel caso il contratto sia concluso a favore di giovani, disoccupati, lavoratori in mobilità, over 50, stranieri e nei casi in cui esistano specifici accordi con le parti sociali.
Stabilità contrattuale – Per evitare una nuova forma di precarietà, cioè che si passi da un contratto a tempo determinato ad un altro, si prevede un aggravio dei contributi proprio per i contratti a tempo determinato e, parallelamente, un premio per chi trasforma i contratti da precari a stabili.
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Cristina Montini