
La laurea: che tu sia spaventato o eccitato all'idea di concludere il tuo periodo da studente universitario, questo momento - con i dovuti gesti scaramantici e auguri- arriverà. Il problema, quando si pensa a questo meraviglioso/terribile avvenimento, che si porta via tutti i corollari dello vita universitaria, quindi le nottate sveglio sui libri, ma anche la tendenziale impossibilità di lavorare, dato che mamma e papà ti foraggiano perché “studi”. Indipendentemente dalla durata del tuo percorso, però, la realtà è che il periodo della vita universitaria è sfiancante. E non per il carico di studio o perché l'università sia difficile... Solo perché noi studenti universitari siamo geneticamente programmati per fare qualcosa che ci porterà indiscutibilmente all'esaurimento. Il problema è che nessuno vuole arrivare catafratto al momento fatidico, soprattutto perché poi rimarrebbe male nelle foto e sarebbe un peccato.
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8. Ridursi all'ultimo
i tempi lunghi dello studio universitario ti portano a credere di avere sempre tantissime ore su cui dilazionare il tuo programma. Il problema è che questo cavolo di tempo, ahimè, scorre fin troppo velocemente, e questo implica che il tuo programma, che hai sottovalutato per mesi, inizi a diventare sempre più pesante e ingestibile.
7. Studiare troppo
Come si suol dire “il troppo stroppia”. A meno che la tua università non sia un assembramento di peserrimi sadici il cui intento primario è decidere, durante i consigli di facoltà, il modo migliore per far uscire gli studenti dall'equilibrio mentale, tendenzialmente il programma degli esami sarà gestibile. Se arrivi a studiare la notte e a non uscire di casa se non accompagnato dalle forze dell'ordine, forse hai commesso qualche errore di valutazione. Che sia per disorganizzazione o per psicosi, studiare troppo ti può nuocere gravemente. Ritagliati sempre un periodo di tempo da dedicare a te durante la giornata, o rischierai di impazzire per lo stress!
6. Calcolare male i tempi
Corollario di quanto scritto sopra, un altro elemento di rottura è il calcolo sbagliato delle tempistiche: capita spesso di sopravvalutare le proprie doti, e il computo degli imprevisti spesso diventa irrilevante quando si fanno programmi. Ecco perché quando decidi che studierai “tutti i giorni, anche il sabato sera e la domenica a pranzo”, tendenzialmente non riuscirai mai a rispettare i tuoi piani.
5. Rimandare
Hai deciso di dare un esame, arrivi fino al giorno prima nel terrore di doverlo affrontare, passare – e magari anche con un voto alto che non sia mai che la media ne risenta. Ti rendi conto che la preparazione non è adeguata. E allora lo rimandi. E la sessione dopo stessa identica scena. E quella dopo ancora e ancora, finché, mentre i tuoi amici si laureano, tu sei ancora fermo al capitolo terzo. Non rimandare, e cogli ogni chance: ovviamente nel limite del verosimile, ossia presentati sempre in modo da essere più o meno preparato. Non farti intimorire dalle titubanze e prova: mal che vada ti ripresenterai, ma almeno avrai provato... Parafrasando la scommessa pascaliana: è meglio tentare con il rischio di riuscire a passare l'esame, o non tentare e non passare sicuramente?
4. Fare troppe cose tutte insieme...
Come al solito sono loro, i lunghi tempi a fregare: così, visto che gli esami sono lontani e alla fine che saranno mai 400 pagine di libro, decidi di iscriverti in palestra, di iniziare un corso di arabo, entrare in una band di cover a cappella e iniziare a frequentare un gruppo di ricamo. Il troppo stroppia anche in questo ambito!
3. ...O troppo poche
Anche vivere solo di studio però non sortisce effetti positivi sulla tua stabilità: cerca sempre di coltivare altri interessi (senza eccedere ovviamente) per trovare una soddisfazione a breve termine: dover studiare per mesi per poi dare l'esame potrebbe spiazzarti, soprattutto i primi tempi, dopo anni e anni passati a preprararti settimana per settimana. L'avere degli interessi vari, come andare a teatro o seguire un corso di fotografia, oppure addirittura iscriverti in palestra per mettere su qualche muscoletto potrebbe avere risultati stupefacenti sul tuo rendimento accademico!
2. Essere discontinuo
Studi fitto per 15 giorni, senza prenderti una pausa, dalle sei del mattino all'alba del giorno dopo: passi l'esame, e, dimentico del fatto che ti eri ripromesso di non fare mai più una cosa del genere, ti prendi una pausa di qualche mese, per ripetere l'esperienza del rush finale in maniera identica alla volta precedente. Oltre che essere davvero dannoso per la tua salute, stai facendo una cosa che vanificherà i tuoi sforzi di studente: ciò che studi all'università pone le basi per le tue esperienze professionali, e studiando in maniera approssimativa e frettolosa rischi di dimenticare in tempo zero ciò che hai studiato.
1. Dimenticarsi gli obiettivi
Soprattutto nei momenti di stress passa di vista l'obiettivo finale: ricordati anche nelle difficoltà che ti sei iscritto all'università per coronare un tuo percorso, e durante ogni cammino si possono trovare delle salite. Per questo, ricordati che ogni momento che stai vivendo adesso ti servirà per diventare la persona che hai sempre voluto essere. Una caduta, ogni tanto, può capitare, così come a volte maledirai con tutto te stesso il fatto di aver preferito l'università a quel lavoretto che ti avevano offerto nell'estate della maturità. Un giorno, però, ricorderai con il sorriso tutte le fatiche che hai vissuto, perché, incredibilmente, tra un pianto isterico e un attacco di tachicardia da troppo caffè, hai guadagnato la tua meta.
Andrea Buticchi
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