Andyb3105
di Andyb3105
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felicità

Per uno studente, cosa vuol dire catarsi? Meglio, quando uno studente si sente finalmente liberato dagli eccessi passionali (almeno, di quelli negativi) che la sua vita stressante gli procura?
Se te lo stessi domandando sì, esistono momenti di purificazione dell'anima anche per te. E no, non c'entrano niente con l'ayurvedica. Iniziamo quindi a scandagliare quali sono questi momenti. (Fonte: corriere.it)

7. Dopo un esame

Sarà scontato, ma la botta di endorfine post esame è un'esperienza avvicinabile al Nirvana: tutta la fatica, l'ansia, la paura, si sciolgono non appena esci da quell'aula comportando la liquefazione dei tuoi arti, che paiono fatti di pongo. Avverti un forte amore verso chi ti circonda. Il calo dell'adrenalina da esame fa ridurre il tuo cervello a una poltiglia fumante, ma non ti importa (anche perché con le sinapsi a tartare difficilmente lo capiresti): la tua massima preoccupazione, adesso, è andarti a riposare, felice, nel tuo antro.

6. Dopo l'ULTIMO esame

La carica d'ansia cui sei sottoposto è immane, non ti interessa che tutti ti abbiano detto che per superare la prova ti basti pronunciare a voce alta il tuo nome. E se poi ti chiedono anche la matricola? Insomma, se per tutta la tua carriera universitaria l'ansia è stato un elemento pervasivo, in questo momento raggiunge il suo apice. E la liberazione che ti raggiunge quando, chiuso il libretto, ti accorgi di aver DAVVERO finito è un qualcosa di indescrivibile. Certo, avrai tante cose da preparare anche ora... Ma al momento assapori la felicità della fine di un percorso in ogni passo che ti porta dalla facoltà verso casa, guardando al mondo con ingenuità e meraviglia... Come in un film francese (perchè mentre scrivo queste parole mi viene in mente “Il magico mondo di Amelie”?).

5. Quando arriva il pacco “daggiù”

Dedicato ai fuorisede: mesi e mesi di intossicazioni da mercurio e pomodori di Chernobyl hanno compromesso le tue funzioni digestive. Mammà questo lo sa, e provvede alle tue esigenze facendo affidamento sul pacco Marshall: leccornie e lussi provenienti da casa ti raggiungono grazie a un corriere salvifico che si trasforma in ambasciatore evangelico. Aprendo il pacco ti senti come un bimbo a Natale, gioendo per le verdure, commuovendoti davanti alla mozzarella, abbracciando con ambiguo languore le uova. L'esperienza catartica derivante dal cibo allevia ogni tua frustrazione momentanea, sostituendola con il caldo abbraccio delle calorie della melanzana alla parmigiana di nonna.

4. Quando ti accorgi di avere una parte molto sostanziosa di programma da saltare

Confrontandoti con dei colleghi in facoltà ti accorgi con stupore che il programma, rispetto a quello che ti eri prefigurato, è molto meno corposo. Prima di esultare controlli sul sito internet della facoltà, che ti toglie ogni dubbio: è proprio così! La leggerezza di questo momento ti fa dimenticare completamente che si tratta comunque di un esame, potenzialmente difficile, che ti sottrarrà comunque del tempo utile per guardare le serie tv. Ora, però, non importa.

3. Quando ti accorgi di aver imparato a organizzarti

Hai finito tutto il programma, hai preso i dovuti appunti, fatto paginate e paginate di schemi e riassunti, ed hai ancora un sacco di tempo per ripetere, dilazionando tutto in maniera tale da non dover passare nottate sui libri e saltare i pasti per stare a studiare. Il fatto di aver raggiunto questa maturità organizzativa ti rende felice e soddisfatto di te.

2. Quando ti rendi conto di essere all'altezza delle circostanze

Ti capita, ogni tanto, di avere a che fare con situazioni in cui ti viene richiesto un parere attinente alla tua facoltà. E a un certo punto ti rendi conto di essere in grado di rispondere con cognizione e pertinenza, tanto da lasciare stupefatti genitori e interlocutori che, a volte, lo fanno più per metterti alla prova che per reale interesse. Superi la prova, sbalordisci e SBAAAM, ecco la tua dose di soddisfazione catartica arrivare a gran trotto e pervadere il tuo ego.

1. Quando vai a dormire felice

La soddisfazione maggiore però arriva quando, nonostante la fatica, l'impegno, le corse, le ansie e le frustrazioni, andando a dormire la sera ti senti a posto con te stesso. La sensazione è difficile da spiegare, è un sorrisetto che ti sfugge ripensando alla giornata, un pensiero che va al fatto che ti addormenti consapevole di avere uno strumento in più rispetto a quanti ne avevi prima, l'idea di aver imparato qualcosa che diventa parte di te, la convinzione di fare qualcosa che ti piace tantissimo e di star diventando l'adulto che vorresti essere. In una parola: felicità.

Andrea Buticchi

Data pubblicazione 26 Dicembre 2016, Ore 16:09
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