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Coronavirus studenti di medicina volontari

Il Coronavirus è ormai giunto in Italia, che in breve è diventato il paese europeo con il più alto numero di persone infette da coronavirus. Tra le tante misure eccezionali adottate dalle regioni per evitare la diffusione del virus e per dare informazioni ai cittadini sulle misure da adottare per fronteggiare in maniera corretta la situazione, in Piemonte, gli studenti della Scuola di Medicina dell’Università di Torino sono impegnati nel garantire volontariamente la copertura 24 ore su 24 di due postazioni telefoniche del numero verde sanitario.

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Coronavirus, gli studenti di medicina fanno da volontari

Sono 78 gli studenti della Scuola di Medicina dell’Università di Torino impegnati nel garantire volontariamente la copertura 24 ore su 24 di due postazioni telefoniche del numero verde sanitario 800 19 20 20 per dare informazioni ai cittadini sulle misure da adottare per fronteggiare in maniera corretta la situazione. L’iniziativa, coordinata dall’Unità della Regione Piemonte sul Coronavirus “Covid19”, sarà attivata fino all’11 marzo con possibilità di proroga.
Gli studenti, neolaureati e studenti del V e VI anno iscritti a Torino e Orbassano, sono a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus. Nello specifico, rispondendo al telefono eseguiranno un pre-trige, una valutazione sulla base di una zserie di domande e risposte, per indirizzare il paziente su cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata.

UniTo: “Impegno da parte di tutti”

Il servizio è stato organizzato per alleggerire i numeri dedicati all’emergenza, in queste ore intasati dal grande flusso di chiamate. Il rettore di UniTo, Stefano Geuna, ha detto: “L’Università di Torino sta seguendo con grande impegno l’evoluzione dei fatti relativi alla diffusione del coronavirus in diretto contatto con le autorità. Questa lodevole iniziativa, che denota un alto senso civico dei nostri studenti e l’acquisizione di una sensibilità medica che tutto il corpo docente ha loro trasmesso, permette di contribuire attivamente alla risposta eccezionale a garanzia della salute pubblica e offrire un primo contributo alle istituzioni impegnate in un servizio straordinario”.