Redazione
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coronavirus fake news

Nelle ultime settimane che il Nuovo coronavirus sta spaventando tutto il mondo. Ormai è un problema che riguarda tutti, infatti il 30 gennaio l’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) ha dichiarato l’emergenza globale, con un rischio considerato “molto alto” in Cina e “alto” a livello internazionale. In Italia, per adesso, sono stati confermati due casi di coronavirus: si tratta di una coppia di turisti cinesi in questo momento ricoverati allo Spallanzani di Roma.

Coronavirus: i sintomi e come prevenirlo

Il virus appartiene allo stesso ceppo della Sars e della Mers, tanto da presentare una somiglianza del 79,5% con la prima e del 34,5% con la seconda. È chiamato così per la sua forma “a corona” ed ha la capacità di colpire animali e uomini. La trasmissione può avvenire da animale a uomo e anche da individui che non presentano sintomi, questo poiché il periodo d’incubazione va dai 6 ai 14 giorni.
Il Ministero della Salute ha rilasciato informazioni sui sintomi che una persona infetta dal virus in questione può presentare: i più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Come prevenire il contagio? Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione comprendono: il mantenimento dell'igiene delle mani e delle vie respiratorie, evitare il contatto con animali ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti

Coronavirus, come informarsi

L'unico modo per informarsi correttamente sul coronavirus è scegliere fonti verificate. Il Ministero della Salute ha pubblicato un sito dedicato al coronavirus dove è possibile aggiornarsi e trovare tutte le notizie più autorevoli riguardo il propagarsi del virus, le misure di prevenzione e le attività della ricerca scientifica.

Fake news e falsi allarmismi sul Coronavirus

In queste situazioni è di vitale importanza mantenere il controllo, non farsi prendere dal panico ed evitare il più possibile le innumerevoli fake news che in questo momento circolano in rete. Ecco cosa è passato per il web in questi giorni.

  • Audio-news su WhatsApp?
  • Un esempio recente è un audio fake di Whatsapp che è diventano virale nel giro di poche ore, nel quale l’autore, che è stato poi identificato, dichiarava false notizie partendo da fonti non attendibili o persino inesistenti, smentite poi dalle testimonianze degli italiani attualmente presenti in Cina.

  • Virus scappato da un laboratorio militare?
  • Un’altra fake news, con elementi di dubbia autenticità, ha fatto il giro del globo, e cioè la possibilità che il virus possa essere stato creato nel laboratorio “di armi chimiche” presente nella stessa Wuhan, e quindi non dal possibile contagio avvenuto in un mercato di animali. Notizie assolutamente non verificate e prive di qualsiasi fonte.
    Questa ipotesi, paventata senza conferma anche da testate giornalistiche ben note, non solo non trova riscontri, ma è stata ampiamente smentita.

  • I prodotti made in China sono pericolosi?
  • Gli oggetti prodotti in Cina non presentano un rischio diverso rispetto a qualsiasi altro oggetto.

  • I pacchi e le merci importati dalla Cina possono trasmettere l’infezione?
  • Come si legge sul sito del Ministero della Salute, "sulla base della bassa sopravvivenza di altri coronavirus (SARS, MERS) sulle superfici si stima che il rischio di trasmissione da prodotti o pacchi importati dalla Cina (mantenuti per alcuni giorni o settimane a temperatura ambiente) sia molto basso".

  • Mangiare cibo cinese è pericoloso?
  • Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. In Europa, oltretutto, è vietata l’importazione di animali vivi e di carne cruda dalla Cina. Il virus si trasmette:
    - Attraverso la saliva, con tosse e starnuti;
    - per contatto delle mani che hanno toccato superfici contaminate dal virus con le mucose (occhi, naso, bocca).

  • Il coronavirus è sempre fatale?
  • Ad oggi il coronavirus ha un tasso di mortalità all'incirca del 3%. E' quindi piuttosto ridotto. La Sars, che è simile per oltre il 76% al DNA del nuovo coronavirus, ha una mortalità del 10%, rivelandosi molto più letale. Tuttavia, qualora la percentuale dovesse salire, dovremmo ipotizzare mutazioni del virus che ne aumentano la patogenicità.

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