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di Margherita Paolini
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dopo l'incubo delle case dello studente genovese, anche la potenziale vendita di quella di Cagliari

Le case dello studente, o forse dovremmo ribattezzarle “delle streghe”, continuano ad essere al centro di una questione d’estrema emergenza. La scorsa settimana avevamo parlato di alcune strutture genovesi lasciate in totale stato di abbandono.

Ma il degrado riguarda trasversalmente tutta la Penisola, sbarcando anche in Sardegna. Nel tragico ricordo di quanto accade a L’Aquila nel 2009, dove la casa dello studente subì pesantissimi crolli causando la morte di 8 studenti. Ora gli universitari attendono soluzione proposte e risposte dagli enti regionali e dallo Stato. Bisognerà aspettare nuove tragedie perché qualcuno prenda in considerazione la questione?

A GENOVA L’INCUBO DELLA CASA DELLO STUDENTE- I problemi in molte case dello studente del capoluogo ligure avevano, giorni fa, puntato i riflettori della cronaca sulle condizioni disastrose con cui gli studenti-inquilini si trovano da anni a fare i conti. Edifici fatiscenti, pericolanti, abbandonati. Nessuna ombra di portineria e controlli, né di giardinieri che sistemino gli spazi esterni diventati palude. E poi le infiltrazioni, i sanitari rotti, gli allagamenti, le lampadine fulminate, copertoni di eternit a cielo aperto, letti senza doghe. Insomma più che dello studente, le case genovesi sembrano essere scenari da incubo.

CASA DELLO STUDENTE DI CAGLIARI: FORSE IN VENDITA- La casa dello studente di Piazza Matteotti a Cagliari è uno di quegli esempi che dovrebbero far riflettere. L’Unione Sarda denuncia una situazione alquanto assurda. Sembra, infatti, che dalla sua inaugurazione, lo stabile destinato agli studenti del capoluogo sardo non abbia vissuto un giorno di tranquillità. Questo a causa degli innumerevoli problemi salita a galla da subito: infiltrazioni d’acqua, allagamenti e altri disguidi tecnici. Così la struttura è passata dalla cattiva funzionalità allo stato d’abbandono, in cui versa ormai da un anno. E prende piede, ora, nell’ambito della discussione, l’ipotesi di una vendita. Gli studenti nel frattempo sono stati trasferiti, con spese non irrisorie, in altre strutture cittadine.

FONDI PER L’ISTRUZIONE- Proprio di questi giorni è la notizia dei 3,5 miliardi di euro investibili dal 1°aprile in un’opera di ristrutturazione e rilancio dell’edilizia scolastica. Una manovra da parte del Governo Renzi che risponde, finalmente, all’esigenza primaria e fondamentale di mettere al sicuro le scuole italiane. La speranza, ora, è che l’attenzione del premier cada anche sull’emergenza casa dello studente, e che qualcosa sia fatto prima che diventi troppo tardi.

E tu vivi in una casa dello studente? Hai da denunciare guasti, strutture malandanti, rischio crolli? Parlane a Skuola.net.

Margherita Paolini