
Assenza di posti letto per gli studenti universitari. Il quadro degli alloggi per i fuori-sede peggiora anno dopo anno. Pochi, in realtà, se ne rendono conto, ma il quadro è davvero critico: il tasso di accoglimento delle richieste da parte degli aventi diritto si ferma al 63,5 per cento.
A riportarlo è LINK-Coordinamento Universitario, che si mobilita a favore degli studenti e a tutela del diritto allo studio.
Idonei non beneficiari: oltre 17mila studenti senza casa
Una vera e propria emergenza da Nord a Sud Italia: 4.000 studenti senza alloggio a Roma, 3.800 a Torino, 2.400 a Milano, 1.700 a Catania. A questo si aggiungono oltre 7.500 idonei non beneficiari di borse di studio con tante regioni che non raggiungono la copertura totale degli aventi diritto. In totale, dunque, ad oltre 17mila studenti e studentesse non verrà garantito un alloggio nelle strutture universitarie. Il problema degli alloggi va ad aggravare una situazione già problematica per la mancanza di borse di studio e per la ridotta esenzione dalle tasse universitarie per i meno abbienti. La no tax area, pur essendo stata estesa fino a 13 mila euro, non è ancora in linea con gli standard europei.
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Diritto allo studio, emergenza alloggi: posti letto insufficienti
Analizzando più nel dettaglio, il trend sui posti letto è sempre più negativo. Ad esempio le rilevazioni del Miur relative all'anno accademico 2017/2018 svelano che, a fronte di 1,8 milioni di iscritti all'università o agli istituti di Alta formazione artistica musicale e coreutica (Afam), le domande di alloggio arrivate agli enti regionali per il diritto allo studio sono state 75.775. Le disponibilità, però, si sono fermate a 48.143. In pratica più di uno studente su tre vede rigettata la sua domanda per assenza di alloggi. Anche tra i beneficiari dell'alloggio non mancano i problemi: spesso riescono ad entrare in possesso della stanza solo a lezioni già iniziate, tanto da essere costretti a provvedere a una sistemazione temporanea. Un'emergenza in costante aumento che manda in tilt i programmi degli universitari fuori sede.
La proposta di Link-Coordinamento Universitario per le borse di studio
"Risulta chiaro che le risorse messe in campo dalle Regioni e dallo Stato per il diritto allo studio non siano minimamente bastevoli, afferma la coordinatrice di LINK- Coordinamento Universitario, Camilla Guarino."Abbiamo costruito una proposta in cui chiediamo l’abolizione della figura dell’idoneo non beneficiario di borsa di studio e posto alloggio, in cui vi sia una politica di riconversione degli immobili in disuso e dei beni confiscati alle mafie per avere un numero di alloggi adeguato all’ammontare degli aventi diritto, non per noi, ma per il futuro del Paese", conclude la coordinatrice.