
Un percorso che i due fratelli hanno iniziato insieme, spinti dalla passione per la medicina tramandatagli in famiglia: i genitori – mamma Lucilla e papà Andrea - sono infatti medici all'ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo.
Ma il traguardo raggiunto è solo l'inizio, la prossima sfida infatti è già qui: il concorso nazionale per la specializzazione.
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La laurea lo stesso giorno: adesso la prossima sfida insieme
Alberto e Davide hanno ottenuto il massimo dei voti con due tesi rispettivamente in Gastroenterologia, sul tema “A quantitative MRCP-derived score for medium-term outcome prediction in primary sclerosing Cholangitis” e in Neurologia con una tesi sui “Trattamenti di rivascolarizzazione in acuto nei pazienti affetti da ictus ischemico. Esperienza dell’ospedale San Gerardo di Monza e confronto con i dati della letteratura”. A breve si terrà il concorso per la specialistica, e i due lo affronteranno fianco a fianco, come tutte le decisioni prese fin qui.“La scelta del test di Medicina — spiega Alberto al Corriere della Sera — l’abbiamo presa all’ultimo, subito dopo la maturità. Ci siamo preparati durante l’estate e poi è andata bene e siamo riusciti ad entrare entrambi alla Bicocca. Certo l’idea di studiare altri sei anni, dopo cinque anni di liceo piuttosto tosti e pesanti non è che mi facesse impazzire, ma la prospettiva di fare il medico, un lavoro che mi piace e per cui mi sento portato, ha prevalso” conclude il giovane neo-medico.