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Jon Fosse è il vincitore del Nobel per la Letteratura 2023Jon Fosse, questo l’autore che è stato appena insignito del Premio Nobel per la Letteratura 2023. L’Accademia Svedese ha voluto premiare il 64enne norvegese per “la drammaturgia e la prosa innovative che danno voce all’indicibile”.

Fonte foto: Ansa

Autore a 360 gradi, che ha dato alla luce opere di diverso genere, dai romanzi al teatro, dai saggi alle poesie e ai libri per ragazzi.

Poco conosciuto in Italia, Jon Fosse gode invece di grande fama nel suo Paese, dove svolge anche un’attività da traduttore.

Jon Fosse: opere del Premio Nobel per la Letteratura 2023

Jon Fosse è il vincitore del Premio Nobel per la Letteratura 2023. Il suo esordio editoriale è datato 1983, con la pubblicazione del romanzo “Raudt, svart” (“Rosso, nero”). Il suo nome, come anticipato, non è molto noto in Italia, eppure i suoi libri godono di una certa fama, tanto da essere tradotti in più di 50 lingue. Inoltre, l’autore norvegese negli ultimi anni sta raccogliendo sempre più attenzione a livello internazionale, soprattutto a seguito della sua candidatura, prima nel 2020, poi nel 2022, al prestigioso International Booker Prize, premio letterario per la narrativa tradotta in lingua inglese. Le due opere che lo hanno portato alla candidatura sono rispettivamente la prima e la terza parte di un’opera dall’ampio respiro, intitolata “Setteologia”, in traduzione con La Nave di Teseo, casa editrice che finora si è occupata più di tutte della pubblicazione, in Italia, delle opere di Fosse. “Setteologia” è un’opera piuttosto atipica, raccontata in prima persona tramite un vero e proprio flusso di coscienza senza punti fermi a frenare la prosa: il punto di vista è quello di un anziano pittore intento a completare un dipinto mentre ripensa ai vari momenti della sua vita.

Come sottolinea ‘Il Post’, a chi non ha mai approcciato Fosse, il presidente della commissione dell’Accademia Svedese che si occupa del Nobel per la Letteratura, Anders Olsson, ha consigliato di cominciare da una qualsiasi delle opere teatrali del norvegese, più accessibili rispetto alla prosa. Oppure, altra porta di accesso privilegiata è il breve romanzo “Mattino e sera”, che mette in scena la vita di un pescatore, seguendolo durante l’arco della sua esistenza, a partire dall’infanzia fino agli anni della vecchiaia. Infine, il consiglio è quello di procedere con i tre volumi della “Setteologia”, suo capolavoro.

Attività come insegnante: maestro di Karl Ove Knausgård

Ma Jon Fosse non ha lasciato un’orma letteraria soltanto con i suoi libri: per un periodo, l’autore è anche stato un insegnante di scrittura. Tra i suoi studenti, lo scrittore Karl Ove Knausgård, di gran lunga più conosciuto qui in Italia. Si tratta dell’autore dell’opera autobiografica “La mia battaglia”, uscita in sei volumi per Feltrinelli. Jon Fosse compare nei panni di personaggio tra le pagine di questo imponente libro.

Inoltre, il nuovo Premio Nobel 2023 è anche conosciuto nel suo Paese per la sua attività parallela di traduttore.

Premio Nobel per la Letteratura: la Norvegia non vinceva dal 1928

Dieci anni sono passati dall’ultima volta che il Premio Nobel è stato assegnato a un autore scandinavo. L’ultimo era stato Tomas Tranströmer, poeta svedese vincitore nel 2011. Tre gli altri nomi norvegesi entrati nell’Olimpo della Letteratura, ma tutti molto lontani nel tempo: Bjørnstjerne Bjørnson nel 1903, Knut Hamsun nel 1920 e Sigrid Undset nel 1928. La Norvegia, in altre parole, non vinceva il Premio Nobel per la Letteratura da quasi 100 anni.

A quanto pare, Fosse era tra i favoriti di questa edizione del Premio. E questa volta, caso piuttosto raro, le previsioni ci hanno visto giusto. Anche l'autore ha ironizzato, dicendosi sorpreso, ma non troppo. Ha spiegato poi alla tv pubblica norvegese Nrk: “Negli ultimi dieci anni mi sono preparato con cautela al fatto che ciò potesse accadere. Ma credetemi, non mi aspettavo di ricevere il premio oggi, anche se potevo avere una chance”.

Una chance che alla fine è diventata realtà, portando all’autore, oltre alla fama, un riconoscimento di 11 milioni di corone svedesi, quasi 950mila euro.