
Qui di seguito, alcuni consigli utili che possono fungere da guida per gli aspiranti scrittori.
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6. Scaletta
Spoiler: scrivere di getto non è una buona idea. Di sicuro è funzionale prendere qualche appunto e fissare alcune parti delle scene quando ti vengono in mente, così da servirti della carica emotiva del momento. Ma farlo per tutta la lunghezza di un romanzo si rivela, nella stragrande maggioranza dei casi (in altre parole, quasi sempre), solo una perdita di tempo. Facendo in questo modo, sarai costretto a fare dietrofront più volte per far tornare le cose a mano a mano che aggiungi una scena o un personaggio. E i meccanismi narrativi, in questo modo, tendono subito a scricchiolare. Insomma, una faticaccia che porta a risultati pressoché scadenti.Il modo migliore di approcciare la stesura di un testo lungo, come può essere un romanzo, è quello di organizzare fin da subito una scalettatura. Più precisa e minuziosa sarà, più ti risulterà utile. In questa maniera, potrai già fare affidamento su uno scheletro del testo che andrai a stendere e, quando ti chinerai sul foglio o sulla tastiera, avrai la direzione della scrittura. Naturalmente, nel corso della stesura, potranno esserci dei cambiamenti, anche rilevanti, ma in ogni caso non perderai il filo della storia. Pure perché scrivere un romanzo è un percorso piuttosto lungo, e non è una bella sensazione arrivare alla fine e rendersi conto che non si sta andando da nessuna parte, così come non è piacevole dover trovare una fine che giustifichi tutto quello che hai già messo su carta.
5. Conoscere i propri personaggi
Parte fondamentale. Al centro di un romanzo, ci sono i personaggi: sono loro che si muovono, compiono azioni, provano sentimenti, e tutto il resto. Proprio per questo, è essenziale conoscerli bene prima ancora di buttarsi sulla scrittura. Conoscerli bene? Sì, esatto, devono diventare i tuoi migliori amici: costruisci un’identità precisa per ognuno di essi, fatti delle domande e rispondi come risponderebbero loro, pensa a delle situazioni e immagina come si comporterebbero. Chiediti: Quali sono le ragioni del loro modo di essere? Cos’è che li muove? Quali sono le mancanze a cui devono sopperire? Quale percorso di cambiamento e trasformazione compieranno nel corso della trama? Se saprai tutte queste cose, ogni volta che entreranno in scena, saprai già la direzione dei loro passi. Così, apparirà tutto più fluido e realistico, tutto più tridimensionale.
4. Tema della narrazione
Conoscere i personaggi, ma non solo. Quando inizi la stesura di un romanzo devi avere chiaro in testa anche il tema della narrazione. Ovvero: di che cosa parla il tuo romanzo? Qual è il messaggio che intendi veicolare? Qual è il succo della storia? Per spiegarlo prima di tutto a te stesso o a te stessa, prova a fare questo esercizio: cerca di riassumere la tua storia in una frase, come una specie di aforisma. Per esempio: “crescere e maturare vuol dire accettare dei compromessi”. Oppure: “Talvolta, quando si ama una persona, è necessario lasciarla andare”. Da queste semplici e banalissime frasi possono scaturire storie infinite. Certo, il tema non esaurisce la trama della tua storia, ma ne riassume il respiro, la tendenza. Conoscere bene il tema, ti permetterà di avere un punto di arrivo senza andare fuori strada.Attenzione, però: il messaggio che intendi trasmettere non va in alcun modo spiegato. O meglio, puoi farlo, ma non è il miglior modo per trasmetterlo al lettore. Piuttosto, cerca di far parlare i gesti e le azioni dei tuoi personaggi. Soltanto così, potrai davvero fare centro.
3. Scrivere per qualcuno
Molti scrittori sono soliti affermare: “Io scrivo solo per me stesso”. Ti do una dritta: non fidarti di quello che dicono gli scrittori. Chi dice questa cosa o è consapevolmente falso, o è incredibilmente ingenuo, o sta seguendo una posa letteraria. Nessuno scrivere per sé stesso, neanche chi pensa di farlo. Quando ti approcci a un testo, devi avere sempre come riferimento il pubblico per cui stai scrivendo, che può essere più o meno vasto, più o meno diverso da te. Non va dimenticato che la scrittura è espressione, sì, ma è anche comunicazione. E comunicare vuol dire raggiungere l’altro, partendo da una base comune e mettendo in comune qualcosa. Ti assicuro che è molto più facile arroccarsi dietro l’ermetismo e l’incomunicabilità piuttosto che trasmettere un discorso, magari anche complesso, con semplicità.
2. Prendere appunti
Per iniziare a scrivere nel modo giusto un romanzo, è essenziale prendere appunti. Consiglio scontato, lo so, ma anche fondamentale. Scaricati un’app qualsiasi che ti permette di buttare giù, in qualsiasi momento, qualche dettaglio o qualche nota in merito alla tua storia. Le idee migliori, infatti, possono arrivare nei momenti meno opportuni. Avere con sé un taccuino, cartaceo o digitale che sia, è indispensabile. Appuntati tutto quello che ti viene in mente, senza filtrare troppo: la descrizione di un personaggio, un dialogo, un’atmosfera, una frase, insomma… qualsiasi cosa. Sono tutte informazioni che potrai riprendere in seguito e che potranno fungere da punto di ancoraggio per una scena. Ti assicuro che è molto utile.