
Se, poi, uniamo al coro anche le voci di chi disegna una situazione al limite - con veicoli e vagoni in cui c’è un po’ più di spazio ma dove non si riesce comunque a rispettare il distanziamento - le criticità sono praticamente generalizzate, interessando il 94% dei ragazzi. Alla fine, dunque, appena il 6% del campione sostiene che sui mezzi per il tragitto casa-scuola (e viceversa) la situazione è tale da garantire un’adeguata separazione tra i vari utenti.
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Mascherine, sui mezzi pubblici molti le abbassano
Stando così le cose, per evitare che proprio i mezzi diventino il luogo preferito dal virus per riprodursi, diventano fondamentali i comportamenti individuali e il rispetto delle regole base anti-contagio. Ma, anche su questo piano, il lavoro da fare è ancora tanto. Solo 1 studente su 3 riporta che tutti i suoi compagni di viaggio indossano sempre la mascherina ben salda sulla bocca e sul naso; mentre il 62% ‘denuncia’ che qualche passeggero - adulti compresi - continua a ignorare questa prescrizione. Comunque meglio di quel 4% che viaggia, in ambienti chiusi, con la maggior parte delle persone che tende ad abbassarsi o addirittura a togliersi la mascherina.
Controllore, dove sei?
Tutto ciò nonostante i controllori, che oltre a verificare il possesso del biglietto ora possono anche “ricordare” ai passeggeri di osservare tutte le norme di sicurezza. Una presenza, la loro, che però sembra esserci solo sulla carta: 2 ragazzi su 3 sostengono di non averne mai visto uno da un mese a questa parte, 3 su 10 si sono imbattuti in questa rara specie solo sporadicamente. Appena il 4% vive il privilegio di assistere a controlli costanti.