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Chi ha vinto elezioni europee 2024
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Trionfa l'astensionismo, perdono tutti. Affluenza a picco alle elezioni europee 2024 in Italia: la tornata elettorale ha fatto registrare un'affluenza inferiore al 50%. Per la prima volta nella storia della Repubblica, dunque, più di metà degli aventi diritto non si è recato alle urne.


 

Tra quelli che invece hanno esercitato il loro diritto di voto le idee sono abbastanza chiare: FdI si conferma il primo partito del Paese. Volendo guardare però il bicchiere mezzo pieno, arrivano anche buone notizie e ci dicono che i giovani hanno voglia di partecipare al processo decisionale. Vediamo insieme chi sono i vincitori e i vinti delle elezioni europee 2024.

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Chi ha vinto le Elezioni Europee 2024?

All'indomani la votazione per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo, in Europa sorridono le destre. In Germania l'estrema destra di AfD – forte del 15% incassato nel weekend - è pronta a sorpassare i Socialisti al governo e costringerà il cancelliere Scholz a una riflessione sulle proprie dimissioni. Cosa che il Emmanuel Màcron in Francia ha già fatto: nella tarda serata di ieri il Presidente francese ha sciolto il Parlamento indicendo nuove elezioni, complice il risultato della destra di Marine Le Pen e Bardella (oltre il 30% di preferenze). In generale, la destra dilaga un po' ovunque: anche in Austria, il Partito della libertà austriaco – massima espressione dell'ultra destra del Paese – ha conquistato il 27% delle preferenze; mentre in Grecia il partito conservatore di destra Nuova Democrazia, guidato da Kyriakos Mitsotakis, è la forza con il maggior numero di voti alle elezioni europee con il 30% delle preferenze.

In Italia si registra un risultato in linea con i dati che arrivano da tutta Europa dove a sbancare sono state le forze di destra. Così Fratelli d'Italia si conferma il primo partito nazionale con circa il 28% dei voti. Segue, a breve distacco, il Partito Democratico che incassa il 24% dei voti, registrando un lieve miglioramento rispetto a un anno e mezzo fa, quando Elly Schlein aveva preso in mano le redini del partito. Terzo partito risulta essere il Movimento 5 Stelle con circa il 10% delle preferenze. Testa a testa tra Lega e Forza Italia che racimolano l'9% dei voti. La vera sorpresa è stato l'exploit dell'Alleanza Verdi-Sinistra, che registra un discreto 6%. Male, invece, le cosiddette forze di centro: Stati Uniti d'Europa e Azione non riescono a superare la soglia di sbarramento del 4%, fermandosi rispettivamente al 3,6% e al 3,b2%.

In defintiva, per quanto riguarda la composizione del nuovo Parlamento, nonostante l'exploit delle destre, è molto probabile che la nuova maggioranza sarà simile alla cosiddetta 'maggioranza Ursula'. Questo anche grazie al buon risultato del Partito Popolare Europeo, da adesso il vero ago della bilancia in quel di Strasburgo.

 

Come hanno votato gli studenti fuori sede?

Quella svoltasi lo scorso weekend è stata anche la prima tornata elettorale che ha permesso ai fuori sede di votare lontani dal proprio comune di residenza. Così, stando ai dati, del Ministero dell'Interno, sono stati 23.734 gli studenti “fuori sede” che hanno chiesto di poter esercitare il proprio diritto di voto. Di questi, 21.166 hanno votato fuori dalla propria circoscrizione elettorale di origine, presso apposite sezioni speciali istituite nei comuni capoluogo di regione, mentre i restanti 2.568 hanno espresso la preferenza presso il comune di temporaneo domicilio. Tra i giovani lontani da casa, davvero pochi dubbi: ben il 40% ha optato per l'Alleanza Verdi-Sinistra, mentre il 25% si è affidata al PD. Seguono Azione (10%) e M5S (quasi 8%). Male i partiti di governo che tra i giovani non sfondano.

 

Elezioni Europee, chi ha ottenuto più preferenze?

A sorridere è anche Giorgia Meloni, e non solo per il risultato del partito che presiede. La Presidente del Consiglio, candidata capolista in tutte le circoscrizioni, ha infatti ottenuto ben oltre 2 milioni di preferenze: (nella circoscrizione del Nord Ovest ha ottenuto 582.565 voti, 379.253 nella sola Lombardia). Un quasi plebiscito per la Premier che tuttavia è ancora ben lontana dall'eguagliare il record di preferenza sancito nel 1999 da Silvio Berlusconi: ben 3 milioni di voti. Poi da sottolineare la performance di Ilaria Salis, candidata con Alleanza Verdi-Sinistra. La maestra di scuola primaria – che come sappiamo si trova ai domicialiri in Ungheria – siederà a Strasburgo: la candidata ha ottenuto 115mila voti al Nord Ovest e 42mila al Sud. Elly Schlein, candidata al centro nelle isole, ha guadagnato circa 200mila voti, così come Cecilia Strada che ha raggiunto un risultato simile: circa 250mila preferenze. Ma la vera sorpresa - anche se da molti annunciata - è stato Roberto Vannacci: il generale ha incassato 500mila voti come candidato esterno della Lega. Da solo vale un quarto dei voti del Carroccio.

 

La prima forza in Italia è l'astensionismo

Evocato da tutti gli schieramenti politici durante la campagna elettorale, lo spettro dell'astensionismo si è alla fine palesato. Dati alla mano, quello degli astenuti risulta essere il primo partito del Paese: l'affluenza definitiva in Italia si attesta infatti al 49,65%. Circa cinque punti in meno rispetto alla precedente tornata del 2019 (54%). Il voto per il rinnovo del Parlamento Europeo ha viaggato in parallelo – per circa 17 milioni di italiani – con quello delle amministrative. In questo caso, l'affluenza è stata più alta e si attesta oltre il 60%, segno che il voto per il proprio territorio resta di primaria importanta rispetto alle istanze europee.

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