
Alessandra Todde è la nuova governatrice della Sardegna. E' stata lei stessa ad annunciarlo nella notte, dopo una lunga giornata di spogli elettorali.
Le operazioni sono andate a rilento per tutta la giornata di ieri e solo nella tarda serata è stato possibile tracciare le prime rilevazioni. Todde – testa di serie del Movimento 5 stelle e sostenuta anche da Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra, ha avuto così la meglio sull'avversario Paolo Truzzu di Fratelli d'Italia, sostenuto anche da Lega e Forza Italia.
Leggi anche:
- Disturbi Specifici dell’Apprendimento: come riconoscerli e come aiutare gli studenti con DSA? Risponde l’esperta
- Pagelle scolastiche, 7 genitori su 10 non puniscono i figli per le insufficienze. E 1 su 10 se la prende con i prof
- Aurora Caporossi: ammalarsi di disturbi dell'alimentazione non è una colpa, aiuto i giovani a chiedere supporto
Chi è Alessandra Todde, la nuova governatrice della Sardegna
Alessandra Todde ha 55 anni ed è originaria di Nuoro, in Sardegna. E' una dei più importanti dirigenti del Movimento 5 Stelle, di cui è anche stata vice-presidente. E' entrata per la prima volta in Parlamento nel 2022, dove è stata eletta alla Camera: in precedenza, aveva già ricoperto due incarichi, quello di sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico nel secondo governo di Giuseppe Conte, e poi vice-ministra sempre allo Sviluppo economico nel Governo Draghi. La deputata 5S ha una laurea in ingegneria informatica ed è imprenditrice nel settore energetico. ll suo ultimo incarico dirigenziale prima della politica era stato quello di amministratrice delegata dell’azienda 'Olidata', nel settore dell’informatica.
La prima donna alla guida della regione
E' la prima volta dal 2015 – quando Vincenzo De Luca trionfò in Campania – che la destra perde il timone di una regione. In Sardegna Todde si è imposta con uno scarto di qualche decimo di punto su Paolo Truzzu, Sindaco di Cagliari appoggiato dal centrodestra. Proprio nella sua città Truzzu è stato letteralmente surclassato dalla rivale del centrosinistra che ha racimolato oltre 10mila voti in più rispetto al Sindaco. Un risultato elettorale che per il centrosinistra certifica la prima vera vittoria del cosiddetto 'campo largo' – come viene chiamata l'ipotetica coalizione dem – mentre per il centrodestra si tratta del primo passo falso di Giorgia Meloni. Certo, sono finiti i tempi dove i governi cadevano per un voto regionale ma la scelta della Presidente del Consiglio, ricaduta proprio su Truzzu, si è rivelata fallimentare e ce lo dicono i dati: gli stessi partiti di centrodestra che appoggiavano il Sindaco di Cagliari sono arrivati al 49% dei voti, mentre lui si è fermato al 45%. Quattro punti percentuali che pesano come un macigno sul risultato finale: parliamo di oltre 3mila persone che hanno sì scelto una lista di centrodestra ma, allo stesso tempo, lo hanno fatto optando per il candidato di un altro schieramento (il cosìddetto voto disgiunto).