Alfabeto dei diritti: che cos’è il Benching e come si combatte

Il benching è una pratica sempre più comune nelle relazioni moderne, spesso legata all’uso delle nuove tecnologie, dalle app di dating ai social media. Il fenomeno si verifica quando una persona mantiene l'altra in una sorta di "limbo" relazionale, senza mai prendere una decisione chiara. In pratica, chi fa benching invia segnali contrastanti: da un lato, mostra interesse e mantiene il contatto; dall'altro, evita un coinvolgimento serio e significativo.

A  trattare la tematica è Sara Manfuso, attivista per i diritti civili e le pari opportunità e opinionista televisiva, che ha creato in collaborazione con Skuola.net la rubrica Alfabeto dei diritti. 

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Cos’è il #benching e come ci si difende? Lo abbiamo chiesto a Sara Manfuso, attivista per i diritti civili e le pari opportunità e opinionista televisiva esperta di queste tematiche per la nostra rubrica #alfabetodeidiritti ! #skuolanet #imparacontiktok #relazionidisfunzionali #perte

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Cosa significa Benching

Il termine benching deriva dal mondo sportivo, dove indica il mettere qualcuno "in panchina". Nelle relazioni, il benching si riferisce a quando una persona tiene l'altra in sospeso, mantenendo un contatto intermittente ma senza mai impegnarsi realmente.

“I benchers sono quelli che ci mettono in panchina”, spiega Sara Manfuso. “Li stiamo frequentando, sono pronti ad adularci e a dirci belle parole per mantenere calda la frequentazione, ma poi ci congelano e ci mettono appunto a fare le riserve. E questo perché non siamo il loro piano A”.

Chi pratica il benching non è totalmente interessato a portare avanti una relazione seria, ma non vuole nemmeno chiudere del tutto la porta. Questo comportamento può causare frustrazione e insicurezza nella persona che lo subisce, portando a una serie di effetti negativi sulla sua salute mentale ed emotiva. “Non è facile comprendere il perché dell’essere messi in panchina da qualcuno che di tanto in tanto si fa sentire”, spiega ancora Manfuso. “Ci fa aggrappare a quella speranza, e intanto sotterraneamente fa di noi ciò che vuole. E questo ci fa soffrire perché finiamo anche per colpevolizzarci”.

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Come difendersi dal Benching

Difendersi dal benching richiede consapevolezza e autostima. Il primo passo è riconoscere i segnali di benching: messaggi sporadici, mancanza di piani concreti e scuse frequenti per evitare incontri di persona. 

Una volta identificati questi segnali, è importante stabilire dei limiti e comunicare chiaramente le proprie esigenze e aspettative. Se il comportamento di benching persiste, potrebbe essere necessario prendere in considerazione l'idea di chiudere la relazione. Anzi, molto probabilmente è la scelta giusta: “Meglio scappare velocemente, perché quando ci mettono in panchina è molto probabile che ci lascino lì a lungo”, conclude Manfuso. “E noi non vogliamo stare in panchina. Quindi ci alziamo e ce ne andiamo via noi”.