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Alfabeto dei diritti: che cos’è il body shaming e come combatterlo articolo

In un’era di social network e di commenti, di like e di meme, si parla sempre di più di cyberbullismo, un fenomeno purtroppo molto diffuso che spesso si manifesta attraverso l’insulto e la derisione. Ed è proprio all’interno di questo contesto, che si è cominciato a usare il termine “body shaming”, che sta a indicare qualsiasi atto intenzionale, verbale o non verbale, volto a offendere o umiliare una persona, facendole provare vergogna per una o più caratteristiche fisiche. 

 

 

A parlarci della tematica è Sara Manfuso, attivista per i diritti civili e le pari opportunità e opinionista televisiva, che ha creato in collaborazione con Skuola.net la rubrica Alfabeto dei diritti.

 

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Che cos’è il body shaming: la definizione

Il termine si è diffuso soprattutto nella cultura dell’attivismo online, in risposta alla crescente ondata di cyberbullismo. Offendere qualcuno per il suo aspetto fisico, ad esempio attraverso insulti, giochi di parole, derisioni. Il body shaming è, in altre parole, una forma di violenza che sfrutta l’insicurezza e l’insoddisfazione di stampo fisico di una persona. Non si tratta, sottolinea Sara Manfuso, di una battuta mal riuscita, o di fastidiose forme di cameratismo, bensì di mortificazione dell’altro senza altre finalità.

Tra le caratteristiche fisiche più interessate dal fenomeno c’è sicuramente l’eccesso ponderale, che si traduce nello più specifico fat-shaming. Ma non è esente dalle prese in giro neanche la condizione opposta, ovvero la magrezza eccessiva, così come quasi tutte le caratteristiche corporali, dal seno piccolo alla bassa statura, dal naso grande all’irsutismo femminile, eccetera.

Non si tratta di un fenomeno senza conseguenza. Basti pensare, fa sapere Sara Manfuso, che il suicidio dovuto al body shaming è la quarta causa di morte tra i 15 e i 19 anni. Tra gli effetti negativi, c’è prima di tutto un significativo abbassamento dell’autostima, a cui si accompagnano problemi psicologici di vario genere e disturbi dell’alimentazione.

Come si combatte il body shaming

Il body shaming può essere affrontato in vari modi a seconda sia della persona colpita sia dell'entità della derisione. Se lo stato emotivo e psicologico è sotto controllo, allora bisognerà lavorare sulla resilienza. Ma se il body shaming lascia segni più profondi di disagio, il consiglio è sicuramente quello di rivolgersi a uno specialista.

Inoltre, nel caso in cui il body shaming venisse compiuto da più persone, con una certa gravità ed intensità, occorre allertare le istituzioni e le autorità competenti. Lo stesso vale in ambito scolastico, dove occorre denunciare le azioni di violenza alle figure preposte, quali professori, presidi, dirigenti senza escludere, in caso di necessità, le vie legali.

È fondamentale, dice Manfuso, promuovere una cultura dell’accettazione dell’unicità di ognuno di noi e soprattutto non aver paura di parlare di questi temi a chi può tenderci una mano

Data pubblicazione 15 Febbraio 2024, Ore 7:36
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