
A parlarci di questa tematica complessa e delicata è Sara Manfuso, attivista per i diritti civili e le pari opportunità e opinionista televisiva, che ha creato in collaborazione con Skuola.net la rubrica Alfabeto dei diritti.
Che cos’è l’abilismo: la definizione
Prima di tutto capiamo di che si tratta. L’abilismo è una forma di discriminazione perpetrata, volontariamente o involontariamente, nei confronti delle persone con disabilità. Come sottolinea Sara Manfuso, gli esempi sono (purtroppo) tanti: dalle semplici battute che giocano sul fattore insultante, come se dare a qualcuno del disabile fosse un’offesa, passando poi per gli atteggiamenti di compassione o di imbarazzo verso le persone con disabilità. Altra manifestazione dell’abilismo è data dalle barriere architettoniche presenti negli edifici, negli uffici, nelle scuole, più in generale nei luoghi pubblici, le quali non permettono quindi una corretta accessibilità alla portata di tutti. Per non parlare del lavoro: rifiutare di assumere una risorsa lavorativa a causa di una sua disabilità, anche questo è abilismo.Come avviene per altre forme di discriminazione, i meccanismi passano spesso inosservati, tanto che anche le stesse persone con disabilità finiscono per interiorizzarli e riproporli, dandoli per scontati come se fossero una normalità con cui fare pace.