
In vista della Giornata mondiale della salute, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha predisposto il monitoraggio della qualità dell'aria sull'intera popolazione mondiale. Secondo i dati emersi, ben il 99% dei terrestri respira aria inquinata.
A subire maggiormente la situazione sono le persone che vivono all'interno dei Paesi a basso e medio reddito. Ciò che inquina maggiormente l'aria sono le attività umane legate alla combustione di combustibili fossili (PM10 e PM2.5) che sono in grado di penetrare in profondità nei polmoni e causare problemi cardiovascolari e respiratori.
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L'OMS avverte: il 99% della popolazione mondiale respira aria inquinata
L'analisi svolta dall'OMS, quest’anno sul tema "Il nostro pianeta, la nostra salute", ha segnalato un'emergenza mondiale riguardo all'aria insalubre che respiriamo ogni giorno nelle nostre città. Quasi l'intera popolazione mondiale, ben il 99%, respira aria che supera i limiti di qualità fissati dall'Organizzazione. La situazione grava particolarmente sulle persone che vivono in Paesi meno industrializzati, a basso o medio reddito. "I dati segnano un aumento di inquinanti di quasi 6 volte in rapporto a quando il database è stato lanciato nel 2011" - si legge nel report OMS.
Cosa succede se si respira aria inquinata?
Le polveri sottili che respiriamo giornalmente sono in grado di penetrare in profondità nei polmoni ed entrare nel flusso sanguigno, causando impatti cardiovascolari, cerebrovascolari (ictus) e respiratori. Ma non solo, alcuni combustibili hanno un impatto anche su altri organi e causi anche altre malattie: il biossido di azoto è associato a malattie respiratorie, in particolare l’asma, che porta a sintomi respiratori (come tosse, respiro sibilante o difficoltà respiratorie), ricoveri ospedalieri.
Cosa fare per risanare l'aria che respiriamo?
In occasione della Giornata Mondiale della Salute, in programma per giovedì 7 aprile, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto sottolineare l’importanza di limitare l’uso di combustibili fossili e di adottare altre misure per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico. "Le attuali preoccupazioni energetiche sottolineano l’importanza di accelerare la transizione verso sistemi energetici più puliti e sani" - ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS. "I prezzi elevati dei combustibili fossili, la sicurezza energetica e l’urgenza di affrontare le due sfide per la salute dell’inquinamento atmosferico e del cambiamento climatico, sottolineano la pressante necessità di muoversi più velocemente verso un mondo che è molto meno dipendente dai combustibili fossili" - ha sottolineato l'esperto.