
I GIOVANI INGLESI SONO DI "POCHE PAROLE" - Le parole usate dai giovani per comunicare con i loro coetanei, sarebbero circa venti; almeno questo è quello che sostiene Tony McEnery, un professore di Linguistica presso la Lancaster University. La ricerca ha subito allarmato Jean Gross,
consulente del governo britannico per le politiche sulla comunicazione giovanile; la Gross, infatti, teme che una tale comunicazione possa diventare, in futuro, un ostacolo invalicabile: i ragazzi parlano sempre di più tramite strumenti elettronici e quindi con messaggi brevi e diretti veicolati dalla nuove tecnologie. Secondo il ministro usare un numero ristretto di parole impedirà ai giovani di avere successo sia nel mondo del lavoro che nella vita.
LE PAROLE PIÙ' USATE DAGLI INGLESI - tra le venti parole usate dai teenager inglesi, molti sono termini banali come "yeeah" (sì), "but" (ma) e "no", o altri vocaboli di difficile interpretazione, come ad esempio "chenzed", che ha il duplice significato di "stanco" o "ubriaco". Tra le parole più consuete non potevano mancare anche le tanto famose abbreviazioni.

CAMPAGNA PER ARRICCHIRE IL LINGUAGGIO - alla luce di questa ricerca il governo inglese lancerà per il prossimo anno una campagna nazionale che mira ad arricchire il linguaggio dei teenager. Di contro c'è chi sembra meno preoccupato da questa tendenza giovanile a creare una nuova comunicazione e riconduce i "gerghi dei ragazzi" al solo gap generazionale.
Francesca Dominici