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Sulla base dei dati raccolti nella cabina di regia dello scorso venerdì, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che dispone il passaggio del Friuli Venezia Giulia da zona bianca alla zona gialla.

Il Governo ha quindi accolto l’appello del governatore Fedriga, già da tempo preoccupato per l’andamento del contagio nella regione. E, in vigore dalla giornata di oggi lunedì 29 novembre, la zona gialla introduce le nuove disposizioni previste dall’ultimo decreto legge in materia di prevenzione e contenimento dell’emergenza sanitaria, anticipandole di una settimana: infatti queste entreranno per tutti in vigore dal 6 dicembre.

Friuli in zona gialla: cosa cambia?

In attesa dell'aggiornamento informatico che, a livello nazionale, porterà al rilascio del 'super Green pass' digitale con relativo Qr code, in zona gialla non sono previste restrizioni per guariti e vaccinati che vogliano accedere ai luoghi di svago o interesse. I possessori di Super Green Pass, quindi potranno sedere all’interno dei locali, come bar e ristoranti, allo stesso tavolo anche se non parenti o conviventi, e senza limitazione di numero. Rimangono inoltre invariate anche le percentuali di capienza di luoghi di cultura e svago: 100% per cinema e teatri, 75% per gli stadi, 50% impianti sportivi al chiuso, 75% per discoteche all'aperto e 50% al chiuso. Mentre, per tutti, a partire da oggi, sarà invece obbligatorio l'utilizzo della mascherina anche all'aperto.

Zona gialla: cosa cambia per i non vaccinati

La zona gialla, e di riflesso il Super Green Pass, pongono dei paletti molto rigidi per i no vax, che vengono tagliati fuori da diverse attività. Non potranno infatti accedere a bar e ristoranti al chiuso, non potranno partecipare a feste, assistere a spettacoli ed entrare in discoteca. Non solo, ai non possessori del nuovo certificato verde saranno interdetti anche gli eventi sportivi e, quindi, gli stadi e tutte le attività all’interno di palazzetti dello sport. Mentre per recarsi a lavoro, è ancora valido il Green Pass “base”, quello cioè ottenuto anche grazie ad un tampone antigenico o molecolare negativo.