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di paolodifalco01
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vaccino under 11
Qualche giorno fa è arrivato il via libera dell'Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) per le vaccinazioni ai bambini dai 5 agli 11 anni. La somministrazione dovrebbe avvenire con una doppia somministrazione a distanza di tre settimane e con un dosaggio ridotto a un terzo rispetto a quello degli adulti: 10 microgrammi anziché 30.
Ma, quando sarà possibile iniziare la vaccinazione? E, soprattutto, perché è utile vaccinare i bambini per preservarli dal possibile contagio? Vediamolo insieme.

Quando partirà la vaccinazione per gli under 11?

Dopo il via libera dell'Ema, adesso manca solamente l'autorizzazione della Commissione Europea e, e, per quanto riguarda il nostro Paese, quella dell'Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco) per poter iniziare la vaccinazione agli under 11. Nel nostro Paese, per poter prendere una decisione è stato quindi convocato il Comitato Tecnico Scientifico dall'1 al 3 dicembre.

Dopo questi passaggi si prevede che le prime fiale a uso pediatrico siano disponibili a partire dal 23 dicembre. Sempre negli ultimi giorni invece, il Ministero della Salute, attraverso una circolare, ha raccomandato la somministrazione della terza dose, dopo almeno cinque mesi dalla seconda somministrazione, a partire dal 1° dicembre alla fascia d'età dai 18 anni in sù.

Perché è importante vaccinare i bambini?

Come sottolineato dal giornalista scientifico Daniele Banfi, su Magazine della Fondazione Veronesi, se prima i contagi nei bambini erano una percentuale molto bassa, adesso, a causa dell'accumulazione di varie mutazioni del Sars-Cov-2, il virus colpisce in ugual misura sia adulti che bambini. Basti pensare che nel nostro Paese, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità del 25 agosto, l'incidenza maggiore dei nuovi casi si è avuta nella fascia sotto i 12 anni. Negli Usa, invece, è il 25% dei nuovi casi a riguardare i ragazzi tra i 5 e gli 11 anni.

È sicuramente vero che i bambini sono in grado di reagire al virus in maniera migliore rispetto agli anziani però, come sottolineano sulla prestigiosa rivista scientifica Science, il professore di pediatria ed epidemiologia presso la University of Pennsylvania Perelman School of Medicine, Jeffrey S. Gerber e il direttore del "Vaccine Education Center" presso il Children’s Hospital di Philadelphia, Paul A. Offit:"Negli Stati Uniti per Covid-19 sono già morti 700 bambini. Sars-Cov-2 è entrato nella lista delle prime dieci cause di morte in età pediatrica. Nessun bambino è invece deceduto per la vaccinazione. Come per gli adulti, anche i bambini che superano la malattia possono sviluppare forme di long-covid, la sindrome post infezione che può debilitare una persona sotto molti aspetti anche per parecchie settimane dopo la negativizzazione."

Quali sono i danni indiretti del virus sui bambini?

L'altro aspetto che dovrebbe sicuramente spingerci verso la vaccinazione dei bambini, come sottolineano i due esperti, sono i danni indiretti portati dal virus che hanno inciso molto sulle fasce più povere:"Durante la pandemia l'interruzione delle attività scolastiche ha danneggiato i bambini più di qualsiasi effetto avverso della vaccinazione. Questi danni comprendono il peggioramento della salute mentale, l'aumento delle lacune nell'istruzione e la diminuzione dell'attività fisica.".

Allo stesso modo va anche sottolineato come i bambini possono fungere da veicoli di contagio per gli adulti che li circondano. In sintesi, sono davvero tantissimi i benefici che dovrebbero farci protendere per la vaccinazione dei bambini in modo da garantire loro una maggiore sicurezza. I due studiosi infatti ribadiscono che:"Non vaccinare un bambino per il nuovo coronavirus non è affatto una scelta esente da rischi. Al contrario è una scelta che implica la decisione di esporsi ad un rischio maggiore rispetto a ciò che può accadere con la vaccinazione".

Il parere della comunità scientifica italiana

Le reazioni alla decisione presa dall'Ema, che ha esaminato uno studio condotto su 2.000 bambini, e che ha messo in evidenza come "il vaccino è risultato efficace al 90,7% nel prevenire il Covid sintomatico", sono state positive. Secondo la Presidente della Società Italiana di Pediatria, Annamaria Staiano:"Il via libera dell'Aifa è una bella notizia perché va tutelata la salute dei bambini e va bloccata la circolazione del virus".

A fargli eco è il primario di Malattie infettive al San martino di Genova, Matteo Bassetti che sottolinea come il vaccino abbia tre finalità:"Evitare le complicanze di un'infezione, che sono meno gravi rispetto agli adulti ma possono esserci; poi con la vaccinazione si rendono le scuole più sicure; terzo, potremmo raggiungere l'immunità di gregge". Dello stesso parere è il presidente dell'Agenzia Italiana per il Farmaco, Giorgio Palù che in un'intervista a Sky TG24 ha spiegato:"Per i bambini il quadro sta cambiando e il rischio dell'infezione sta diventando molto superiore al rischio del vaccino. Se in passato, con la variante Alfa, il 2% dei bambini contraeva l'infezione, oggi stiamo arrivando al 25-30 per cento. I dati dell'epidemia ci stanno dicendo che la categoria da 4 a 11 anni è quella che presenta il maggior numero di casi. Ci sono bambini ricoverati che non hanno patologie concomitanti, ci sono dei bambini che sviluppano una sindrome infiammatoria multisistemica, cioè diffusa in vari organi".

Paolo Di Falco