
E la questione forse più impressionante è che a commettere gli omicidi, e anche ad esserne vittima, fossero soprattutto gli studenti.
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Perché gli studenti erano violenti: i risultati dello studio
La mappa era stata pubblicata per la prima volta nel 2018 ma, allora, comprendeva il solo Comune di Londra. Il recente ampliamento è stato reso possibile grazie alle informazioni di documenti - redatti dai medici legali dell'epoca - su 354 omicidi registrati all'epoca. Stando all'indagine, Oxford risulta essere la città più violenta tra quelle oggetto dello studio. Il tasso di omicidi registrato durante la cosiddetta 'età di mezzo' è di quattro o cinque volte più alto rispetto a quello stimato per Londra o York.Ma a stupire è soprattutto il fatto che a compiere i crimini più spietati fossero gli studenti. I documenti riportati dai medici legali, infatti, identificano il 75% degli assassini e il 72% delle vittime come studenti. E parliamo di cifre importanti perché, sempre secondo lo studio, il tasso di omicidi nella Oxford del tardo medioevo risulta essere di circa 50 volte superiore rispetto a quello registrato nelle attuali città inglesi.
Come riporta 'Wired', Manuel Eisner, direttore dell’Istituto di Criminologia di Cambridge, ha provato a dare una spiegazione a questo contesto così macabro. Secondo Eisner, si trattava di un “mix letale di condizioni” che riguardavano proprio i giovani. La maggior parte, dell'età compresa tra i 14 e i 21 anni, aveva da poco abbandonato la casa di famiglia e improvvisamente si ritrovava catapultata nel mondo esterno senza gli strumenti per poterlo comprendere. Improvvisamente si aveva accesso all'alcol e ad ambienti pieni d'armi, in più – spiega Eisner - “molti studenti appartenevano a confraternite regionali chiamate ‘nazioni’, un’ulteriore fonte di conflitto all’interno del corpo studentesco”.