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studenti hacker

Ritoccare presenze e brutti voti era diventata un’usanza diffusa per alcuni studenti di un liceo scientifico di Ancona; grazie alla fuga di password dei professori, i ragazzi entravano nel registro elettronico della scuola e riuscivano a modificare le assenze ingiustificate e in molti casi anche i voti scolastici. A tradirli sarebbe stata la mole di interventi nel registro elettronico, un fatto che ha insospettito più di un professore. I fatti risalgono all’anno scolastico 2015-2016, all’epoca 8 studenti erano venuti a conoscenza delle password di due prof e con quelle sarebbero entrati abusivamente nel sistema informatico dell’istituto, collegato al server del MI, per migliorare la propria presentazione in vista dell’esame di maturità. La preside denunciò l’accaduto, e dopo le indagini della polizia postale si apprese come la rete di hacker fosse effettivamente più numerosa. Ed ora 34 ex studenti – hacker, 23 ragazze e 11 ragazzi, rischiano fino a 8 anni di detenzione. I ragazzi, per i quali il pm Daniele Paci ha chiesto il rinvio a giudizio, dovranno presentarsi in tribunale il 24 gennaio 2022

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Cadono le accuse verso i genitori dei 34 studenti

Una bravata che sarebbe potuta costare molto più del dovuto; infatti sono stati indagati anche 20 genitori per concorso in pirateria informatica e falsità materiale, essendo gli intestatari delle utenze telefoniche a cui i figli si collegavano per modificare voti e assenze. Gli inquirenti hanno raccolto le memorie difensive dei loro avvocati che hanno provato come i genitori fossero del tutto estranei e inconsapevoli delle condotte dei figli, scagionandoli dalle accuse.

Gli avvocati studiano le possibili contromisure per non macchiare la fedina penale degli studenti

Gli avvocati degli studenti, ben 22, stanno valutando di richiedere la messa alla prova, istituto previsto non solo per i minorenni, per evitare il processo attraverso il volontariato: una scelta nell’interesse dei ragazzi, alcuni dei quali nel frattempo si sono laureati o si stanno affacciando al mondo del lavoro, in modo da scongiurare possibili ripercussioni su concorsi pubblici e opportunità professionali. Mentre due studenti, all’epoca non ancora diciottenni, sono stati già processati e assolti dal tribunale dei Minori per la tenuità dei fatti.
Data pubblicazione 18 Novembre 2021, Ore 10:40
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