Giulia.Onofri
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regioni cambio colore

I dati registrati nelle ultime settimane preoccupano molto i virologi che da tempo chiedono a gran voce al Governo interventi immediati ed efficaci per riuscire a mantenere il controllo della situazione, già compromessa nel mondo e in diverse aree d’Italia: mentre i numeri dei contagi crescono ogni giorno, la maggiore trasmissibilità e letalità della variante inglese del Covid-19 che lentamente si sta propagando, comincia ad allarmare gli esperti.
Per questo motivo, dopo il monitoraggio di venerdì 19 febbraio, sei regioni italiane che attualmente sono in zona gialla, potrebbero colorarsi di arancione con il conseguente inasprimento delle misure restrittive.

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Da zona gialla a zona arancione: le 6 Regioni a rischio

Secondo i dati regionali che considerano l’Rt (indice di contagiosità), ci sono sei Regioni nel nostro Paese in cui la situazione è in netto peggioramento.
Alla lista delle Regioni contrassegnate già dal colore arancione (Abruzzo, Liguria, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria) da venerdì 19 febbraio o da lunedì 22 febbraio potrebbero aggiungersi altre sei: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte.

Il piano B di Speranza: zone rosse solo nei weekend

L’intenzione del Governo è quella di evitare un lockdown generalizzato per non compromettere ulteriormente la fascia di popolazione più svantaggiata e contenere l’incremento della povertà. Allo stesso tempo però, è essenziale salvaguardare la salute di tutti i cittadini imponendo regole finalizzate a tale scopo.
Le misure restrittive contenute nel Dpcm attualmente in vigore scadranno il 5 marzo. In che modo queste regole saranno sostituite per conciliare queste due esigenze fondamentali? Come riporta Today.it, che a sua volta cita La Stampa' Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha ipotizzato un piano B, una possibile soluzione per irrigidire le regole soltanto in alcuni giorni della settimana.
L’ipotesi di Speranza infatti vorrebbe estendere il lockdown in tutte le regioni, a prescindere dal colore specifico, solo durante il weekend proprio per evitare il rischio di una diffusione esponenziale di contagi durante i giorni festivi.
Accanto a questa possibilità che il Governo valuterà nei prossimi giorni, rimane comunque valida la creazione di zone rosse locali, circoscritte sul territorio, anche all’interno di Regioni gialle o arancioni.

Variante inglese e terza ondata di contagi: rischio lockdown?

La presenza della variante inglese in Italia e la costante crescita di contagi, desta non poche preoccupazioni tra i virologi e gli esperti.
Se è vero che la situazione in Italia rispetto ad altri Paesi europei continua a mantenersi sotto controllo, tuttavia i numeri in aumento anche a causa della variante inglese, ritenuta più pericolosa, potrebbero costringere il Governo a prendere drastiche decisioni.
Per ora, la diffusione del virus in tutto il territorio non necessita di veri e propri lockdown come quelli attuati in Europa, ma se non si agisce subito con misure più restrittive, anche il Governo italiano potrebbe vedersi costretto a propendere per una simile scelta.
L’Istituto di Sanità infatti nei giorni scorsi ha stilato lo “Studio di prevalenza della variante VOC 202012/01, lineage B.1.1.7 in Italia", documento che riporta i dati sulla diffusione della variante inglese nel nostro Paese.
Come si legge, la ricerca condotta “raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante VOC 202012/0, rafforzando/innalzando le misure in tutto il paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”.
Se da una parte la situazione appare ancora sotto controllo, dall’altra però lascia intravedere la possibilità di un lockdown nel caso in cui la diffusione dei contagi peggiorasse.
La stessa virologa Ilaria Capua, intervenuta ieri sera nella trasmissione DiMartedì in onda in prima serata su La7, ha confermato la pericolosità delle nuove varianti in circolazione, paragonandole metaforicamente a “motorini truccati”: “Invece di andare a 40 all’ora, corrono di più e a parità di misure di contenimento riescono a contagiare un numero maggiore di persone. Adesso abbiamo gli ospedali all’80% della capacità. Se le varianti iniziano a circolare il numero di ricoveri e di morti potrebbe raddoppiare. Ce la sentiamo? Questo è quello che sta succedendo nel resto del mondo”.
Insomma, anche se per ora il lockdown sembra non essere preso in considerazione, se la situazione continuerà a peggiorare, potrebbe essere l’unica soluzione efficace.

Guarda il video con le principali regole da seguire per proteggersi dal Covid-19:

Data pubblicazione 17 Febbraio 2021, Ore 12:38
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