
La scuola italiana nella sua organizzazione soprattutto all’interno delle proprie aule è innegabilmente ferma da decenni. Ma se vi dicessimo che esiste un piano, nato dalla collaborazione tra Napisan e Stefano Boeri Interiors, per garantire spazi multifunzionali e facilmente adattabili, nel rispetto degli standard d’igiene tanto importanti soprattutto al tempo del covid?
Ebbene tutto ciò sta per diventare realtà nell’ambito dell’iniziativa “Igiene Insieme”, che porterà allo sviluppo di questo progetto innovativo in grado di innestarsi fin da subito su una realtà esistente, quella degli edifici scolastici, così da ridisegnarne il paradigma partendo dalle classi e dagli ambienti in cui gli studenti si muovono ogni giorno. In realtà il progetto è già in partito, e nel periodo compreso tra settembre 2020 e marzo 2021 il brand ha concretizzato il suo impegno attraverso la donazione alle scuole coinvolte finora nel progetto di materiale didattico e informativo realizzato con l’Università Vita-Salute San Raffaele, oltre a kit per l’igienizzazione personale e delle superfici, per un impegno economico superiore ai 2 milioni di euro. Ma scopriamo meglio di cosa si tratta.
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“Igiene Insieme” la nuova iniziativa di Napisan e Stefano Boeri
L'obiettivo di questo nuovo progetto, che vede la collaborazione tra Napisan e Stefano Boeri Interiors, nata nell’ambito dell’iniziativa “Igiene Insieme”, è quello di individuare una formula concreta, applicabile e adattabile fin da subito a questa realtà. Proprio per questo Napisan ha scelto Stefano Boeri Interiors in modo da poter elaborare al meglio il concept di una nuova visione di scuola che, attraverso il rispetto di standard di igiene sempre più rigorosi e non esclusivamente legati a Covid-19, potrà permettere alle persone di vivere spazi non più a sé stanti ma sempre più versatili, fondendo le attività didattiche con quelle ludiche e di intrattenimento e determinando un utilizzo continuo, anche oltre i classici orari d’insegnamento. Reinventare l’aula del futuro sarà quindi l’occasione per rendere noti e concreti questi principi, dimostrando che lo spazio della didattica può adattarsi al meglio ad un sistema scolastico in continua evoluzione. L’aula diventa uno spazio capace di espandersi verso il corridoio o verso l’esterno, dotato di sofisticati sistemi di pareti attrezzate che permettono di contenere il materiale scolastico e gli arredi stessi. Si tratterà di una vera e propria svolta, quindi, che punta tutto su un ambiente scolastico innovativo, multifunzionale e aperto, che permetterà agli studenti di vivere l’aula come mai prima d’ora. Una soluzione che garantirà vita continua alla struttura scolastica, nella quale tutti gli spazi potranno essere adattati in base agli usi e alle necessità e nella quale anche gli adulti, che di questo mondo non fanno più parte, potranno svolgere diverse attività, rendendo la scuola cuore sempre più pulsante della comunità.
Il progetto per dar vita alla scuola del futuro
Il progetto vivrà una nuova fase di applicazione nella seconda metà del 2021, con l’assegnazione del primo prototipo ad una delle 8.000 scuole italiane che hanno partecipato al progetto “Igiene Insieme”. “La pandemia da Covid-19 ha reso evidente la necessità di trovare nuove soluzioni e studiare nuovi paradigmi, non solo nella sfera privata, ma anche nella comunità e di conseguenza nel mondo della scuola”, ha commentato Enrico Marchelli, AD Reckitt Hygiene. “Per questo motivo abbiamo promosso la collaborazione con Stefano Boeri Interiors, perché vogliamo supportare le future generazioni con interventi concreti, - ha continuato Enrico Marchielli - per rendere l’ambiente scolastico più funzionale, aperto e adeguato a quelle norme di igiene che l’attenzione alla prevenzione, il rispetto dell’altro e della collettività ci impongono di avere. Abbiamo immaginato una scuola nuova, fatta di spazi sicuri e versatili, utili a riportare la scuola al centro e per far vivere alle future generazioni una nuova esperienza di apprendimento” ha concluso Marchelli.
Come cambierà la scuola grazie a “Igiene Insieme”?
La sfida di Stefano Boeri Interiors consiste nel ragionare su modelli di ambienti educativi che permettano la sperimentazione e favoriscano la partecipazione. La luce, i colori, la tecnologia e gli arredi sono tra i protagonisti di questo nuovo modo di pensare i confini dell’apprendimento: spazi flessibili che cambiano e si adattano ad ogni esigenza, diventando all’occorrenza anche sale per la musica, laboratori artigianali e scuole di danza, modificandosi nel corso della giornata. Dunque si punterà a realizzare una scuola libera ed aperta ad ogni forma di apprendimento, al servizio della socialità e della comunità intera. “Stiamo ragionando su modelli di spazio educativo che permettano la sperimentazione. Stiamo immaginando spazi che possano essere adattabili a modelli di insegnamenti differenziati, magari nella stessa aula, con pareti mobili che permettano di modulare lo spazio su diverse esigenze”, ha dichiarato lo stesso Stefano Boeri, Co-Founder di Stefano Boeri Interiors. Segnaliamo inoltre, che è stata offerta a tutti gli insegnanti coinvolti la possibilità di partecipare a un corso di formazione a tema igiene - sviluppato anche questo con la consulenza scientifica dell’Università Vita-Salute San Raffaele e distribuito ai docenti attraverso La Fabbrica – riconosciuto dal MIUR e utile all’assolvimento dell’obbligo formativo.Lucilla Tomassi
Guarda quello che fai sempre invece di studiare!