Diciamoci la verità (se ci sono prof che leggono, fermatevi qui): andare a scuole rompe, annoia e stressa. Tutte quelle ore sui banchi, con il viso fra le mani, ad ascoltare la cantilenante voce del professore che ripete noiose nozioni di matematica, latino, filosofia e chi più ne ha, più ne metta. Ma se scoprissimo che le materie che studiamo possono tornarci utili nella vita pratica, sicuramente cambieremo opinione. Oppure resteremmo piacevolmente sorpresi scoprendo che gli autori studiati a scuola possono diventare fonte di ispirazione per un rap che spacca come il singolo "School Rocks" di Frankie hi-nrg (ascoltare per credere!).
QUALE AUTORE MI SOMIGLIA? – “Mentre tutto scorre…” Dite la verità, state già pensando ai Negramaro, non è vero? E se vi dicessi, invece, che questa è una frase di Eraclito? Questo è solo un piccolo esempio di quanto tantissimi autori che hanno le loro opere impolverate sugli scaffali della nostra libreria, in realtà siano molto vicini a noi. Se davvero, infatti, riprendessimo i loro libri, scopriremmo che anche loro si incavolavano, si ribellavano, si innamoravano ed erano alle prese con professori impossibili. E spesso erano provocatori e curiosi nei confronti della vita, un po’ come lo sono la maggior parte di voi.
A COSA SERVE MATE? SOLO A PRENDERE 4 FISSO?– “Ma a che mi serve studiare matematica? Non è che quando vado a comprare il pane mi chiedono di risolvere un equazione per sapere quanto devo pagare!” Quanti di voi non l’hanno pensato almeno una volta? In realtà, la più odiata delle materie potrebbe servire a capire quale tariffa è più conveniente per il vostro cellulare.
COME RENDERE INTERESSANTE LA SCUOLA - Visto che dobbiamo andarci per almeno 15 anni prima di arrivare al diploma, tanto vale abituarsi e imparare ad apprezzare quello che studiamo. Hanno provato ad aiutarci Antonio Incorvaia e Stefano Moriggi, autori di “School Rocks, la scuola spacca”. Infatti, in questo libro, sono descritti tutti i segreti per favi capire come applicare le materie studiate nella vita di tutti i giorni. E magari scoprirete anche che Platone ed Harry Potter andavano a braccetto, o che Oscar Wilde poteva essere il compagno ideale per una serata davanti al “Grande Fratello”.
Serena Rosticci