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Salvini a Skuola.net: Occupazioni? "L'importante è non fare danni" articolo

Cosa devono attendersi i ragazzi e, in particolare, gli studenti dal 2019 e dagli anni a venire? Non solo dal punto di vista didattico? A rispondere a questa domanda così insidiosa ci ha provato uno dei protagonisti del Governo: il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ospite di Skuola.net per una videochat in diretta web.

Perché, mentre tutta l’opinione pubblica è concentrata sulla Legge di Bilancio, sono tanti i dubbi che si pongono le nuove generazioni: sicurezza, lavoro, prospettive per il futuro.

Polemiche per la Direttiva scuole sicure

Cosa c’entra Salvini col mondo della scuola? Ultimamente le strade del vicepremier e degli studenti si sono incrociate più volte. Dalle manifestazioni alle occupazioni: al centro delle proteste c’è stato spesso e volentieri lui e la sua Direttiva scuole sicure, con il potenziamento dei controlli antidroga fuori dagli istituti. “Con un investimento tutto sommato modesto, di 2,5 milioni di euro – dice il responsabile del Viminale – abbiamo ottenuto grandi risultati: sequestrato circa cinque chili di droga (di vario genere), effettuato quattro arresti e riscontrato quasi 300 illeciti. Con protagonisti soprattutto persone esterne alle scuole. È un primo importante segnale”.

Occupazioni: "L'importante è non fare danni"

Ma questa, come detto, è anche la stagione delle occupazioni. La molla, in molti casi, proprio la direttiva antidroga. Ma, nonostante dovrebbe essere la persona incaricata di garantire l’ordine nelle scuole, il ministro dell’interno non se la sente di condannare gli studenti: “A 15 anni l’hanno fatto tutti, me compreso, sui temi più vari ed eventuali. Era un’occasione per fare qualcosa di diverso. Alcune motivazioni sono serie, altre meno. Ma tutti a quell’età hanno voglia di esprimersi. Basta che non facciano danni”.

Pronti 7 miliardi per l'edilizia scolatica

Parlando di sicurezza non si può non accennare alla tragedia della discoteca di Corinaldo, dove hanno perso la vita cinque adolescenti (e una mamma): “Quando si verificano episodi del genere – sottolinea Salvini – la questione non è tanto se mettere nuove leggi quanto garantire il rispetto di quelle che già ci sono. Per coscienza e buon senso, tutti i gestori dovrebbero rispettarle. Ma non sempre è così: in questi giorni ci sono stati tanti controlli e alcuni locali sono stati chiusi”. Così come si legano strettamente al tema della sicurezza gli investimenti nell’edilizia scolastica: “Sono già stati sbloccati 3 miliardi e mezzo di euro e altri 3 miliardi e mezzo sono stati messi a bilancio. A cui vanno aggiunti 35 milioni di euro per la scuola digitale. Credo - sostiene il Ministro - che si riescano a sistemare un bel po’ di scuole”.

Docenti ad hoc per disabili ed educazione allo sport

Intervenire sul mondo dell’istruzione, però, significa innanzitutto parlare di didattica. In cantiere già c’è un elenco di interventi normativi di vario genere: “Nei prossimi tre anni – assicura il vice presidente del Consiglio – ci saranno 40 mila insegnanti di sostegno, veramente formati e specializzati, per i bambini disabili”. Così come ci saranno investimenti mirati sull’educazione sportiva dei ragazzi, “con 12mila insegnanti ad hoc e 50mlioni di euro per l’ammodernamento delle palestre”. Mente in Parlamento è già pronta una proposta di legge della Lega per introdurre l’insegnamento dell’educazione civica a tutti i livelli scolastici: “Dall’anno prossimo – spiega Salvini – ci saranno 33 ore di lezione, inserite nell’attuale programmazione. Si parlerà di educazione allo sport, all’ambiente, alla conoscenza della Costituzione, dei trattati. Per capire com’è il mondo che aspetta ragazzi, anche qui con docenti formati per farlo”.

Presepe in classe: "Chi toglie ai bambini queste cose ha sbagliato mestiere"

Ma, avvicinandosi le festività, il ministro dell’Interno non si è potuto sottrarre a un commento sulle polemiche sul presepe a scuola e sullo scarso seguito che le tradizioni natalizie hanno oggi. Secondo un recente sondaggio di Skuola.net, solo in 1 classe su 4 è stato fatto sia l’albero che il presepe. E, laddove non è stato organizzato nulla, in 1 caso su 3 sono stati gli insegnanti a frenare l’organizzazione, per rispetto dei ragazzi di altre religioni: “Non succede niente – sostiene Salvini - a far rispettare le tradizioni. Si può integrare e accogliere anche spiegando qual è la mia cultura. A me piace che i bambini piccoli facciano l’albero, il presepe, ecc. Soprattutto nelle materne e nelle elementari, qualsiasi docente dovrebbe educare al bello. Togliere a bambini di 6 anni queste cose significa aver sbagliato mestiere”.

L'Italia che vorrei? Un Paese dove si facciano più figli

Infine uno sguardo in avanti, all’Italia che vorrebbe lasciare al termine dell’esperienza di Governo: “Vorrei che fosse un Paese con un po’ più di speranza, con più posti di lavoro e più nascite. È quest’ultimo il parametro su cui vorrei essere giudicato. Se un Paese cresce, i giovani scommettono più volentieri sul futuro. Sarebbe un’inversione di tendenza netta rispetto al passato”.