
Il testo della Costituzione italiana è stato approvato dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 per poi essere promulgato 5 giorni dopo, il 27 dicembre, dall’allora capo dello Stato, Enrico de Nicola.
Il documento, entrato in vigore all'inizio dell'anno successivo, stabilisce i principi relativi all’organizzazione e al funzionamento dell’apparato statale italiano.
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La Costituzione italiana
La Costituzione italiana è entrata ufficialmente in vigore il 1° gennaio 1948. Una data storica fondamentale per il nostro Paese. Il documento, approvato il 22 dicembre dall’Assemblea Costituente, è stato poi firmato il 27 dicembre dall’allora capo provvisorio di Stato, Enrico de Nicola, per essere pubblicata lo stesso giorno sull’edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale n. 298.Sono quattro le copie originali del testo: una conservata presso l'archivio storico della Presidenza della Repubblica Italiana, una si trova nell'archivio storico della Camera dei deputati, un’altra presso l'Archivio Centrale dello Stato e infine una quarta presso la biblioteca del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università del Salento a Lecce.
La Costituzione italiana consta di 139 articoli, ma 5 di questi (115, 124, 128, 129 e 130) sono stati abrogati nel corso del tempo. Il testo è suddiviso in 4 sezioni: 1) i principi fondamentali, 2) i diritti e i doveri dei cittadini, 3) l’ordinamento della Repubblica e 4) le disposizioni transitorie finali, le quali furono necessarie durante i primi anni del dopoguerra per permettere la transizione dal sistema monarchico a quello repubblicano.
Il testo della Costituzione, di natura tecnico-esplicativa, e non politica, si apre con un preambolo per poi passare subito ai Principi fondamentali, ovvero i primi 12 articoli che enucleano lo “spirito” che permea l’intero documento.
I protagonisti e le protagoniste della Costituzione
La Costituzione italiana deriva da un lungo lavoro durato 18 mesi. In questo arco temporale i membri dell’Assemblea Costituente discussero tutti i 139 articoli, uno per uno, prima di presentare la versione definitiva. Un lavoro di confronto minuzioso tra punti di vista anche molto divergenti. Il risultato è un documento solido, che ancora oggi, dopo più di 70 anni, continua a regolare il funzionamento dell'apparato statale.Tra i Padri costituenti, figurano i leader dei maggiori partiti antifascisti: Alcide De Gasperi (Democrazia cristiana), Palmiro Togliatti (Partito comunista italiano), Giuseppe Saragat (Partito socialista italiano), Bernardo Mattarella (esponente della Dc nonché padre dell'attuale Presidente della Repubblica), Concetto Marchesi (Pci), Piero Calamandrei (Gruppo autonomista).
Ma non solo. La Costituzione italiana ha anche delle Madri costituenti. Si annovera infatti la presenza di 21 donne, protagoniste della stessa storia, ma troppo spesso in ombra. Si tratta di 9 esponenti della Democrazia Cristiana e 9 del Partito Comunista. Tra queste: Teresa Mattei, la più giovane deputata italiana all'Assemblea, e Nilde Iotti, che nel 1979 diventerà Presidente della Camera. Per il resto, a concludere, due socialiste e un’appartenente al movimento dell'Uomo qualunque.